Dettagli Recensione
Niente di nuovo
La cosa più bella del libro è la sovracopertina con i disegni di Diana Manfredi, veramente bella.
Dopo vent’anni di libri di Manfredi dove storia ed epica del romanzo andavano a braccetto con racconti che lasciavano il segno, l’autore si è preso una bella vacanza con un romanzetto rosa e delicato, scontato, con passaggi che toccano la vita della Roma dell’epoca per mantenere un filo conduttore che scappa dalla città eterna fino alla risalita della corrente del Nilo, con una fretta che non premia il lettore. Il viaggio sul fiume leggendario risulta banale, non paragonabile a quelli rappresentati da altri autori in opere recenti, con accelerazioni che sottintendono la voglia di arrivare in fretta all’ultima pagina e allo scontrino in libreria.
L’eroina Marvel che salta come un grillo e abbatte lottatori e gladiatori sotto l’occhio lacrimevole del povero Voreno sono difficili da sostenere anche per chi si propone con un patto narrativo forte.
Comprendiamo il bisogno di fatturare, ma non la qualità di questo libro.