Dettagli Recensione
Lo spiritus mundi desidera tornare al principio
Nella Milano di Ludovico il Moro, Leonardo si appresta ad affrescare l’Ultima cena (“Giacomo minore… somiglia molto a Leonardo stesso, accanto a Bartolomeo, in piedi sull’estremità sinistra della scena, che somigliava molto al Bramante”). Assistito da un garzone bugiardo (“Gian Giacomo rubava tutto ciò che poteva”), l’artista si concentra sulla matematica come chiave di lettura della realtà (“Lo spiritus mundi desidera sempre tornare al suo principio”) alla ricerca della divina proporzione che viene rappresentata nell’uomo di Vitruvio.
L’incontro con il matematico francescano Luca Pacioli e un misterioso delitto spingono Leonardo a ricercare preziosi e antichi libri trafugati, che promettono di attenuare la sete di sapere che caratterizza il grande artista.
Il romanzo è un percorso storico-geografico, tra Milano, Mantova, Venezia, Firenze e Urbino, nell’arte di Leonardo.
Giudizio finale: erudito, interessante, intricato, macchinoso.
Bruno Elpis