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Il rifugio
Il romanzo è ambientato in un quartiere di Firenze durante gli anni Trenta, con protagonisti alcuni ragazzi che vivono la loro adolescenza con gli entusiasmi e le paure tipiche dell’età; sono anni caratterizzati dal regime fascista che culmineranno nella tragedia della guerra. Palcoscenico della storia è un quartiere proletario, una sorta di rifugio, di tana, in cui i giovani trovano la ragion d’essere e avvertono, nonostante tutto, una protezione offerta da vincoli di amicizia e di solidarietà. Il Quartiere non è solo un agglomerato di case, di vie e di piazzette, è la gente che vi abita, accomunata da un unico status economico e sociale che in fondo la porta ad accettarsi, pur con tutti i suoi difetti, bilanciati da un pregio di umana comprensione. A prima vista potrebbe sembrare un ghetto, ma non lo è, poiché chi vi sta può anche essere libero di andarsene, anche se poi finisce per accorgersi che il mondo dall’altra parte non è il mondo per il quale si è fatti e allora è meglio pensare come Giorgio, uno dei personaggi, più maturo della sua età, che dice: “Insomma, a me pare che occorra resistere nella propria casa, nel proprio Quartiere, aiutare ed essere aiutati a migliorarci fra la nostra gente. Se si stesse ciascuno al proprio posto, che è sempre il posto che ciascuno conosce meglio, si sarebbe meno complicati." Queste parole potrebbero sembrare espresse da uno che non vuole uscire dalla sua condizione, più un conservatore che un rivoluzionario, ma sono di una saggezza antica, di chi è consapevole che la lunga evoluzione, con la ricerca di un accrescimento della propria dignità sociale, non può prescindere dal tenersi legati alle radici, a pena di stravolgere la propria vita. Nel perdere il senso di appartenenza al quartiere si perde anche la propria identità, si rompono quelle catene di amicizia che alla fine sopravvivono a tutto, anche al progetto di abbattere le vecchie e fatiscenti case per dare vita a un quartiere nuovo.
Il Quartiere è un romanzo non certo facile, ma al termine della lettura ci si accorgerà di quanto sia bello.