Dettagli Recensione
Amore e morte
Letto in pochissimo tempo, anche per le sue modeste dimensioni, questo romanzo mi ha subito conquistata.
Scritto bene, con un linguaggio secco e asciutto che va subito al dunque senza perdersi in troppe e inutili descrizioni.
In queste pagine assistiamo ad una visione sulla Prima Guerra Mondiale non tanto dal punto di vista dei combattenti o di semplici civili, quanto da quello di una crocerossina napoletana volontaria, Maria Rosa Radice, spinta a ciò più che altro per fuggire da un finto e costrittivo mondo aristocratico che non le apparteneva.
Tramite i suoi occhi, l’autrice non ci risparmia implacabili e sincere descrizioni di feriti e ferite, malattie, morti e moribondi. Questi pezzi, seppur molto forti, sono quelli a mio parere riusciti meglio, un crudo realismo che raggiunge il suo obiettivo di disgustare e far riflettere sull’insensatezza del conflitto, suscitando pena e compassione per i poveri malcapitati con questo perenne puzzo di morte che dalle parole diventa reale e si aspira nell’aria.
Il personaggio serio e determinato di Eugenia, altra crocerossina volontaria che di mestiere vuole diventare medico a tutti gli effetti, mi è molto piaciuto, soprattutto per il modo in cui guida l’inesperta Maria Rosa.
Non mi ha invece particolarmente catturato la storia d’amore fra le due, trattata praticamente quasi verso la fine del libro e in maniera molto approssimativa e sbrigativa.
Consigliato a chi ha voglia di una lettura veloce o che dia uno sguardo inedito e al tempo stesso molto realistico sulla guerra.