Dettagli Recensione

 
L'acquaiola
 
L'acquaiola 2018-11-30 04:28:05 evelyn73
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
evelyn73 Opinione inserita da evelyn73    30 Novembre, 2018
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La Merica

SPOILER ***
L'Autrice ci regala lo spaccato storico di una piccola realtà paesana, ambientando la vicenda nell'Italia centro meridionale, in un periodo che si deduce compreso fra la metà del XIX secolo e quello dell'Italia fascista. Si narra la vita grama, misera, stentata di Maria, la protagonista, dai suoi 15 anni sino alla morte. Attorno a lei ruotano altri personaggi: dalle amiche che come lei condividono una povertà schiacciante, fino ai "signori" del luogo, alle cui dipendenze Maria lavorerà per decenni. Ben descritta la condizione sociale dei poveri e la miseria estrema cui erano costretti: fame, analfabetismo, emigrazione in America, sottomissione della donna all'uomo, donna che deve sottostare ai dettami imposti dalla società del tempo senza azzardarsi ad allontanarsi dagli schemi precostituiti. Questo "sentire comune" risulta molto vincolante per la libertà delle persone, le ingabbia in una (non) vita che non ammette deroghe dalle aspettative. Maria invece viene tratteggiata come una figura molto forte e dura che riesce a collocarsi al di sopra di tali dettami, conduce una vita senza sposarsi, esegue lavori da uomo, la maternità è segnata da durezza e indifferenza, anche per la crudeltà e violenza del concepimento. La figlia di Maria, Nella, si affranca da una condizione sociale infima sposando un "signore" e regalando alla madre gioie insperate. Sarà infatti proprio la non amata figlia Nella ad offrire a Maria la possibilità di vivere serenamente almeno gli ultimi anni della sua vita, quando troviamo una Maria ammorbidita, capace di riscattarsi dalla maternità "mancata" attraverso l'amore per la nipote, Linù, che le insegnerà a scrivere il suo nome. Il messaggio è di grande speranza e sottolinea come un dramma possa trasformarsi nel tempo, lasciata decantare la sofferenza, in un'occasione di pace interiore. La prosa e la struttura del racconto sono molto semplici. Brevissimi i capitoli, aventi ad oggetto ora l'uno, ora l'altro protagonista. L'inizio è buono, ma poi la narrazione a mio parere diviene noiosa e del tutto prevedibile.
La trama in sé è buona, ma poteva essere declinata e narrata in maniera più approfondita per gli aspetti di storia sociale; evitabili alcune ripetizioni, a tratti ridondanti. Nel complesso lo colloco fra i libri "senza infamia e senza lode".

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Le furie di Venezia
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Appuntamento fatale
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
Sirene
Valutazione Utenti
 
2.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Le furie di Venezia
Eredi Piedivico e famiglia
I giorni di Vetro
Io sono Marie Curie
Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
Sono tornato per te
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella
La Malnata