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M. Il figlio del secolo
 
M. Il figlio del secolo 2018-09-17 17:40:18 ornella donna
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
2.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    17 Settembre, 2018
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Benito Mussolini, ritratto di un'epoca


Antonio Scurati che nel 2005 con Il sopravvissuto ha vinto la XLIII edizione del Premio Campiello, ha al suo attivo una vasta produzione, che spazia da Una storia romantica a Il bambino che sognava la fine del mondo, La seconda mezzanotte a Il padre infedele a Il tempo migliore della nostra vita. Ora scrive M. Il figlio de secolo, il primo volume di una trilogia, un testo di oltre 800 pagine. Un’opera sicuramente monumentale, destinata ad attirare l’attenzione della critica e non, che ho letto con molta attenzione e altrettanta fatica.
Ma chi è M. Il figlio del secolo? E’ Benito Mussolini, colui che ha governato e tiranizzato l’Italia per oltre un ventennio. L’innovazione insita in questo testo è che non si tratta della solita biografia, bensì la voce narrante è Mussolini stesso. Dunque la parabola di vita di un tal uomo si accompagna con la nascita, la crescita e la disfatta di quello che fu il partito fascista, per venire a costituire quello che nelle intenzioni stesse dell’autore è:
“il suo massimo contributo all’antifascismo.”.
Lo stesso autore ne “Il Libraio” ha dichiarato che:
“il fatto è che l’antifascismo Novecentesco non regge più ai tempi nuovi, e dunque, io credo, l’antifascismo va ripensato su nuove basi. Raccontare il fascismo, per la prima volta in un romanzo, attraverso i fascisti e senza pregiudiziali ideologiche, è il mio contributo alla rifondazione dell’antifascismo.”.
Una sorta di
“esorcismo”
Effettuato contro
“il fantasma”,
di quest’uomo che pare essere tornato ad infestare le case. Mussolini è dunque:
“Lo sbandato per eccellenza, il protettore degli smobilitati, lo sperduto alla ricerca della strada.”.
Dunque un rivoluzionario, venuto dalla terra di Romagna, abile stratega e abile conoscitore dei meccanismi per aizzare le masse:
“Quando i tuoi amici si scannano a vicenda, la sola da fare è aspettare.”.
E lui ha atteso, non invano. Ha saputo far leva sulle folle, approfittando dell’incertezza, conseguenza del primo dopoguerra, della fame, della sete, della voglia di riscatto in funzione della costituzione di un mondo che si ipotizzava migliore. Questo testo inizia proprio dal 1919 con la Fondazione dei Fasci di combattimento, dove:
“L’Europa è ormai un palcoscenico senza personaggi. Tutti spariti: gli uomini con la barba, i padri monumentali melodrammatici, i magnanimi liberali piagnucolosi, gli oratori magniloquenti, colti e fioriti, i moderati e il loro buon senso, cui da sempre dobbiamo la nostra sciagura, i politici decotti che vivono nel panico del crollo imminente, elemosinando una proroga all’inevitabile evento. (..) Il mondo va verso due grandi partiti: quelli che ci sono stati e quelli che non ci sono stati.”
E termina con il 1924 e l’uccisione di Matteotti. Un tempo breve per una narrazione predominante è data dalla figura di Mussolini, così descritto:
“Benito Mussolini è di forte costituzione fisica sebbene sia affetto da sifilide. Questa sua robustezza gli permette un continuo lavoro. (…) E’ sensuale e ciò è dimostrato dalle molte relazioni contratte con svariate donne. E’ un emotivo e un impulsivo. Questi caratteri lo rendono suggestivo e persuasivo nei suoi discorsi. Pur parlando bene, però, non lo si può definire propriamente un oratore . E’ in fondo un sentimentale e questo gli attira molte simpatie, molte amicizie. (…) E’ molto intelligente, accorto, misurato, riflessivo, buon conoscitore degli uomini, delle loro qualità, e dei loro difetti. “.
La cui filosofia è così riassunta:
“Trattare, ingannare, minacciare. Trattare con tutti, tradire tutti.”.
Un libro poderoso, dove accanto alla narrazione, sempre molto breve e coincisa, della voce narrante, si alternano capitoletti con brani documentari, costituiti da comunicati ufficiali, articoli, lettere, discorsi. Frutto di una ricerca che, si sente, è accurata e stancante. Ne scaturisce, così, un dipinto che non è mai frutto di fervida fantasia, che colpisce e allo stesso tempo, attanaglia nel profondo. Un caleidoscopio di personaggi (da D’Annunzio a Marinetti a Balbo), per non parlare delle innumerevoli amanti (da Margherita Sarfatti a Bianca Ceccato) contribuiscono a rendere un quadro vivido e realistico dell’epoca e del suo protagonista. Un romanzo che farà parlare e discutere; cercando, forse, di dipanare le innumerevoli ombre che tuttora aleggiano intorno a questo argomento. Per quanto mi riguarda ho apprezzato la fine ricerca del testo; mi è parsa troppo pesante la lettura. Credo sia nel complesso una lettura non comune, non per tutti, ma di stretta elite. Un docu-film, come è stato definito, che non mi ha convinto. Penso che sia giusta quell’asserzione, che afferma che:
“Per raccontare Mussolini ci vorrebbe un Malaparte.”.
Ma noi non l’abbiamo!

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Commenti

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Ciao Ornella, grazie per l'interessante ed accurata recensione. Stavo infatti cercando delle opinioni su quest'ultima opera di Scurati che, da una parte mi incuriosiva e dall'altra mi respingeva perché temevo ciò che hai scritto tu. Per adesso lascio perdere...
In risposta ad un precedente commento
ornella donna
20 Settembre, 2018
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ciao chiara. Grazie a te. Mi spiace a me non è piaciuto. anche perchè far parlare Mussolini direttamente mi è parso poco convincente. Per lui ormai parlano le carte, la documentazione... Ma lui... e poi presentarlo assolutamente come non frutto di fantasia, mi pare una contraddizione di termini... Poi anche il linguaggio... Prosaico, difficile, noioso.... Voglio vedere se uscirà cosa dirà della disfatta......
Fai bene a lasciar perdere..... ci sono tanti altri libri ed uscite editoriali interessanti....
ciao un caro saluto

20 Settembre, 2018
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La voce narrante NON è Mussolini stesso.
In risposta ad un precedente commento
ornella donna
21 Settembre, 2018
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Mah certo è l'autore che parla in vece sua. Io l'ho inteso come voce narrante eccetto i dispacci e le parti di materiale reperito, anche perchè spesso inizia le frasi con "io sono ....". di conseguenza ho scritto ciò che ho percepito, ma se sbaglio....
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
21 Settembre, 2018
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Sì, infatti era proprio quello che immaginavo...
Un caro saluto anche a te
lapis
21 Settembre, 2018
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Ho appena scoperto che un libro di circa 850 pagine! Complimenti Ornella per la velocità di lettura, tra l'altro non ti è neanche piaciuto! Io ci avrei messo una vita... :-)
In risposta ad un precedente commento
ornella donna
21 Settembre, 2018
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ne ho letto circa 200 pagine al giorno, eh sì non mi è piaciuto.... Prometteva molto, in realtà mi ha deluso molto. anche se penso di essere una mosca bianca, perchè è super lodato ovunque... Va beh, penso sia il bello dei libri. Ognuno è un giudizio a sè. Grazie, cara.
Ultimamente ho sentito parlare di questo libro e ho letto questa tua recensione con molto interesse, grazie! Vista la mole dell'opera, complimenti per l'impresa, Ornella! :)
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