Dettagli Recensione
Un ritratto approssimativo e didascalico
Ho trovato la lettura di questo libro molto difficoltosa. L'idea di far raccontare la vita e la personalità di gerda Taro da tre differenti personaggi non è stata molto felice. Ne emerge una figura di una donna idealizzata e molto stereo tipata. Sembra assurdo ma al termine del romanzo non sappiamo nulla di gerda Taro. L'autrice fa di lei un Santino rivoluzionario senza però mai approfondire la sua personalità. Le tre diverse voci narranti la descrivono in maniera superficiale e ripetitiva come una donna coraggiosa, ribelle e spensierata.
Si intuisce tuttavia il grande lavoro di ricerca storica compiuto dall'autrice, che trapela in modo eccessivo nelle pagine del romanzo.
Personalmente ho trovato i dialoghi poco realistici e molto didascalici.
L'opera resta sospesa, a metà strada tra biografia e romanzo.
Un vero peccato perché una figura come gerda Taro avrebbe meritato un omaggio diverso, soprattutto in termini di creatività e inventiva.
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