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Una storia avvincente e affascinante
Anno domini 1346, altopiano di Crésy, il cavaliere francese Maynard De Rocheblanche si risveglia gravemente ferito in un campo di battaglia circondato da cadaveri appartenenti ai cavalieri suoi alleati. Tentando di fuggire da tale scempio egli si imbatte nel morente sovrano di Boemia Jang de Blannen, noto anche col nome di Giovanni I, il quale gli confessa di essere stato tradito e vincola il francese al giuramento di proteggere a qualsiasi costo un’importante cimelio di cui gli fa dono poco prima di spirare. Tale cimelio si rivela essere un foglio di pergamena contenente un enigma vergato in latino, il quale una volta risolto dovrebbe rivelare la posizione della misteriosa lapis exilii, pietra dell’esilio. Quello che il nobile Maynard De Rocheblanche ancora non sa è che ci sono altri uomini desiderosi di rinvenire il cimelio, uomini molto potenti e privi di scrupoli, disposti anche ad uccidere pur di entrane in possesso. Per mantenere il giuramento fatto al re di Boemia, tuttavia, il cavaliere finirà con l’infrangere inconsapevolmente quello fatto a se stesso: mantenere al sicuro sua sorella Eudeline, badessa del convento di Sainte Balsamie. Durante la sua avventura alla ricerca della verità il francese farà la conoscenza di due curiosi personaggi, i quali diventeranno i suoi compagni di viaggio: Isabeau, una giovane ragazza dall’arduo passato, e Sigismondo De Bruni, un’apprendista pittore dotato di gran talento e proprio per questo in continuo conflitto col padre. Con questo libro Marcello De Simoni si conferma ancora una volta essere il maestro italiano del thriller storico, dando vita ad un’avventura su uno sfondo sociale ed architettonico estremamente accurato sin nei minimi dettagli. Oltre allo sfondo, realistici sono anche i personaggi che ruotano attorno al protagonista, infatti come dichiarato dallo stesso autore molti elementi di questa storia sono appartenenti alla realtà, quali: i termini con cui si indicavano le ore (basati sulla liturgia ecclesiastica), così come le consuetudini monastiche, anche la battaglia di Crésy disputata sull’omonimo rilievo montuoso si svolse realmente ed esattamente come riportato vide la sconfitta della cavalleria francese e la morte di Jang de Blannen, per finire anche i personaggi del cardinale Bertrand du Pouget, e di padre Facio Di Malaspina (cognome inventato dall’autore) sono ispirati agli omonimi personaggi realmente esistiti. Con “L’abbazia dei cento peccati” Marcello Simoni dà il via alla trilogia nota col nome di “Codex Millenarius Saga” grazie ad un primo capitolo avvincente e ricco di fascino.
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