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Una storia ebrea
Lia Levi firma Questa sera è già domani, un romanzo che attinge ad episodi storici meno noti del periodo nazi-fascista, che tuttavia presentano una singolare ed inquietante analogia con l’attualità.
Siamo a Genova nel 1938. Le leggi razziali stanno per essere promulgate e per gli ebrei incomincia un periodo tragico. La famiglia Rimon, formata dal padre Marc, tagliatore di diamanti, e dalla madre Emilia e il piccolo Alessandro, si ritrova, loro malgrado, nel bel mezzo della devastazione. Gli ebrei erano profughi all’interno della loro stessa patria. Emarginati, senza più lavoro, né vita, nessuna dignità. Alessandro è un piccolo genio, un bambino diverso, che comprende immediatamente la necessità di una fuga, per cui:
“Ce ne dobbiamo andare, noi che possiamo.”.
Così precocemente lui ragiona.
Ecco il tema precipuo del romanzo: la fuga degli ebrei durante e prima della Seconda Guerra Mondiale. Il titolo è preso in prestito da una poesia di Emily Dickinson. L’autrice, inoltre, trae ispirazione da una storia vera, che la tocca da vicino: quella di suo marito Luciano.
Temi brucianti per un nostro tragico passato, da non dimenticare mai. Un libro bellissimo, commovente e pieno di poesia.
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