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UN'ALTRA TESTIMONIANZA PER NON DIMENTICARE
La protagonista di questo romanzo è Rosa Sauer, il suo personaggio è ispirato alla storia vera di Margot Wolk, che è stata una delle quindici assaggiatrici di Hitler.
Queste donne tedesche sono state costrette ad assaggiare le pietanze prima che le mangiasse il Fuhrer, per assicurarsi che il cibo fosse buono e non avvelenato.
Da un lato c’era la certezza di avere un pasto sicuro, questo era importane perché durante la guerra il cibo era molto scarso, ma dall’altra parte ogni boccone poteva essere fatale per queste donne.
Tutti i giorni queste giovani venivano prelevate dalle loro case e dopo aver mangiato, l’ora successiva era cruciale per capire se c’era il veleno o meno, si sospettava infatti che fossero gli inglesi ad avere intenzione di avvelenare il cibo.
Nel romanzo in particolare, Rosa è una donna sposata ma non è una nazista, lei come i suoi genitori non crede alla politica di Hitler, ma non ha scelta deve diventare un’assaggiatrice.
Nel gruppo di donne dove c’è anche Rosa, possiamo distinguere due categorie, quelle che lo fanno credendo alla loro causa, credendo di aiutare in qualche strano e assurdo modo il proprio paese,mentre le altre hanno paura per la loro sorte e per quello che può accedere.
C’è chi piange al primo boccone e chi invece,lo fa solamente dopo aver capito che il cibo era buono e che la loro vita era salva, almeno fino al prossimo pasto.
Le assaggiatrici venivano pagate, ma la cifra era veramente irrisoria e quasi ridicola visto che queste donne mettevano in gioco la propria vita pur di salvarne una sola. E soprattutto quello che trovo agghiacciante è che loro non potevano scegliere se farlo o no, erano obbligate.
Rosa inizia la sua attività nel 1943, suo marito Gregor è ormai in guerra da anni, e la donna vive con i suoceri, perché non ha più nessuno della sua famiglia.
In questo libro vediamo anche il grande dolore che affrontano i genitori quando i loro figli vengono arruolati e vorrebbero per loro una vita diversa e in fondo, sperano che loro possano tornare un giorno e vivere felici, anche se molte volte questo non succede.
Nel corso della libro, Rosa racconta la propria storia e capiamo quali siano i suoi sogni, le sue speranze e quali siano i suoi sentimenti, ma purtroppo per la protagonista, il dolore e la sofferenza non sono finiti.
La vita di queste persone non potrà più tornare come prima, quello che hanno subito, quello che hanno visto è veramente terribile e ogni testimonianza è preziosa per non dimenticare.
Sicuramente questa guerra e tutto quello che è successo non ha portato a nulla, se non a dolore e separazione, ma quelli che sono sopravvissuti e che hanno visto cambiare i tempi fino ai giorni nostri, si portano dietro un carico di ricordi e di angoscia che non li lascerà mai. E alcuni non c’è l’hanno fatta a sopportare tutto questo e altri invece, forse pochi, combattono per riuscire a costruirsi una vita quanto meno “normale”.
Questa storia mi ha toccato, mi dispiace che la storia sia inventata e che non abbiamo potuto leggere quello che è successo veramente a Margot, perché come sappiamo la donna è da poco scomparsa.
Sono riuscita ugualmente ad affezionarmi al personaggio di Rosa e a combattere con lei sperando che prima o poi riuscisse ad essere libera.
Lo stile dell’autrice è molto scorrevole, incisivo e riesce a dare rilievo agli eventi, dandone la giusta importanza.
Il romanzo per me è stato veramente una testimonianza fondamentale che aggiungerò alle altre sull’argomento, un testo importante e intenso che mi ha fatto riflettere.