Dettagli Recensione
Alla corte degli Sforza
Se pensiamo a delle donne importanti del Rinascimento,molto probabilmente Caterina Sforza non sarà la prima a venirci in mente. Vi consiglio perciò di leggere questo libro: oltre ad essere un romanzo molto appassionante, dà anche la possibilità di conoscere un personaggio storico meno noto ma sicuramente non meno importante di altri. Caterina è la figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza, il quale però riconobbe sia lei che i suoi fratelli come figli legittimi (tant'è che furono persino adottati dalla moglie di lui). Caterina crebbe a Milano in una delle corti più avanti del periodo vivendo perciò in un ambiente stimolante, nondimeno ebbe la fortuna che il suo carattere ribelle e esuberante non fu mai ostacolato, dandole la possibilità di crescere libera nonostante fosse una donna. Fu però vittima delle strategie di palazzo e degli intrighi di potere che la costrinsero a sposarsi a soli 9 anni con Girolamo Riario, nipote dell'allora Papa. Questo ovviamente la segnerà profondamente, fino a renderla quasi irriconoscibile, ma Caterina, come una vera tygre (così fu soprannominato), seppe tirare fuori gli artigli all'occorrenza dimostrando la sua intelligenza e la sua forza.
Il libro si svolge su due piani paralleli, capitoli raccontati dal punto di vista di Caterina, sin da quando è bambina in poi, alternati a capitoli raccontati in terza persona che ci fanno capire quali fossero gli intrighi di palazzo e tutto ciò che succede dietro. Come ho detto all'inizio, questo è un bellissimo romanzo storico che ci permette di conoscere una pagina di storia meno nota, ma allo stesso tempo è anche un romanzo appassionante su Caterina, vista come bambina e poi come donna. La vita vista da una donna dell'epoca, descritta in modo molto naturale ma soprattutto coinvolgente, soprattutto in alcune pagine dove si patisce davvero con Caterina, proprio come se si fosse lei.
Non trovo altre parole per descriverlo se non appassionante e coinvolgente, e Carla Maria Russo come al solito è una certezza.