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VEDI NAPOLI E POI MUORI
Eleonora De Fonseca Pimentel di origini portoghesi ,fu poetessa a contatto con i più famosi intellettuali dell'epoca come Cuoco, Cirillo , Pagano, Caracciolo , Cimarosa; ebbe scambi di corrispondenza con letterati tra cui ricordiamo le sue lettere con Metastasio, attivista politica si unì al movimento politico contro il clero e la monarchia nella rivoluzione napoletana e infine divenne direttrice del monitore napoletano, giornale sorto ad imitazione di quello francese.
Il libro appunto narra della sua vita e del suo ruolo nei moti del 1799, che con l'esempio e l'aiuto dei francesi, i giacobini tentarono di realizzare la Repubblica partenopea e dopo aver messo in fuga a Palermo il re Ferdinando IV e sua moglie Maria Carolina d'Austria, la città venne conquistata dai republicani i quali occuparono il castello reale e le fortezze ma ebbe scarso successo e tramite una cospirazione con a capo il cardinale Ruffo, i borboni riconquistarono la città e il re fece arrestare e condannare a morte i giacobini tra cui la Marchesa Pimentel che fu la prima donna ad essere impiccata.
In primo piano ci sta Napoli, una città da due volti, la Napoli ricca, nobile, istruita, con il suo maestoso Vesuvio, gli eleganti edifici che si affacciano sul golfo, le colline del Vomero, Posillipo, il porticciolo di Mergellina ed un lato la Napoli ignorante, sporca ,con il suo rigagnolo melmoso e puzzolente, i vicoletti stretti e mal odoranti, in mano al suo popolino rumoroso, festoso, povero ma fiero e ancora San Gennaro, Pulcinella ,i mercati con venditori di cianfrusaglie e le attività bizzarre di vita quotidiana.
Mi è piaciuta molto la descrizione che Striano espone per esprimere i napoletani dell'epoca, una storiella tramandata da padre a figlio: "Napoli è come la vipera,la testa è velenosa, la coda non serve a niente, la parte di mezzo è buona" spiegazione: la testa della vipera sono i nobili, la coda i lazzari e la parte di mezzo il popolo che lavora.
Ho scoperto questo libro leggendo ultimamente le recenzioni su questo sito ed ho deciso di acquistarlo sul mio ebook. Inizialmente le prime pagine mi hanno annoiata, i dialoghi non suscitavano il mio interesse e stavo sul punto di abbandonarlo, ma ho persistito in quanto i romanzi storici mi sono sempre piaciuti e le recenzioni erano ottime ed ho proseguito e in effetti dopo le prime pagine ha cominciato a coinvolgermi.
Lo stile scorrevole ha contribuito a suscitare il mio entusiasmo anche se a mio parere ci sonto troppi dialoghi in francesce e napoletano, Striano dà per scontato che il lettore conosca i due idiomi, può essere che sia stato fatto di proposito dall'autore per conivolgere sempre più nella storia, per marcare le diversità delle situazioni ma personalmente ciò non mi è piaciuto. Inoltre ho trovato la Pimentel un pò passiva negli eventi politici come invece doveva essere stata nella realtà. Nonostante questi piccoli intoppi posso affermare che è un libro molto bello e rimarrà nel cuore e nella mente del lettore.
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