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I VIZI (e le virtù) di Caligola
Caligola è stato, senza dubbio, l'imperatore romano che nessuno si asterrebbe a non definire pazzo. Governò Roma per quasi 4 anni dal 37 al 41 d.C. successore di Tiberio, morto il 16 marzo del 37 soffocato da Macrone (il prefetto del pretorio).
Come fa di consueto, l'autore espone nel suo romanzo l'intera vita di Gaio, figlio di Germanico, partendo dalla sua nascita fino alla sua morte (descritta nell'ultima pagina del romanzo). La vita di Gaio non è una vita facile, ha molti fratelli più grandi di lui, 3 sorelle e la madre che dopo la morte del padre, diventa una donna ambiziosa e pericolosa per l'allora imperatore Tiberio. Le mire della madre sono di riportare la dinastia Giulio Claudia sul trono. Ben presto Tiberio si accorge del pericolo che corre, e Gaio rimane solo, come unico esponente della dinastia Giulio Claudia dopo la morte dei suoi fratelli e l'esilio delle sorelle. Dopo aver stretto una forte amicizia con Macrone (il prefetto del pretorio di Tiberio), Caligola partecipa alla congiura della morte di Tiberio e ne diventa successore a 25 anni.
Come Imperatore Caligola soddisfa tutte le sue voglie e tutti i suoi vizi, dal rapporto incestuoso con la sorella Drusilla (ne è terribilmente innamorato fino a quando era ragazzo), ai giochi erotici che faceva con Micenio, un transessuale ricevuto come dono. Nel volume sono descritte meticolosamente tutte le sue "avventure", la malattia che lo portò quasi alla morte, la morte di Drusilla per avvelenamento, le congiure di palazzo, finché ormai impaurito e rassegnato iniziò a scrivere tutti i nomi di coloro che cercavano di complottare ai suoi danni, su dei registri che chiamò "spada e pugnale", per infliggere pene, suicidi ed esili. Leggendari i suoi atti di follia come la nomina a senatore del suo cavallo Incitatus, l'attraversamento della baia di napoli su un ponte di barche perché "doveva galoppare sopra l'acqua come un Dio", la divinizzazione di sa sorella Drusilla ecc... e a proposito di questi atti di apparente follia, è interessante porre l'attenzione nella versione di Franco Forte in cui appare che queste folli azioni erano azioni ragionate, ciascuna con un preciso obiettivo. Caligola morirà in seguito ad una congiura da parte di Cherea e Callisto, gli succederà Claudio.
Il libro è magnificamente scritto, le descrizioni sono meravigliose e la descrizione storiografica accurata e appagante. Ho trovato eccessivo il ripetersi (intendo almeno 1-2 volte ogni capitolo e con scene anche molto esplicite) di continui riferimenti sessuali. Ogni capitolo ha quasi sempre una scena di sesso descritta in maniera molto esplicita, che coinvolge intrighi erotici di ogni genere, Perfino nella prima parte del libro, vengono descritte scene erotiche in cui Caligola partecipa all'età di 5 anni (!!!). Questo è stato il motivo del mio voto (3) a piacevolezza, perché a tratti le trovavo fuori luogo e anche leggermente disgustose. Anche se è storia (perché i romani facevano d tutto), un minimo di contegno in più non guastava di certo. Consiglio comunque assolutamente il libro e l'autore (in particolare il meraviglioso libro di Gengis Khan), le 400 pagine scorrono bene e la precisione storiografica è senz'altro molto ricercata e apprezzabile.