Dettagli Recensione
Le pieghe della Storia
Sebastiano Vassalli ci ha lasciato in eredità splendidi romanzi, piccole tessere temporali per dare forma e sostanza al nostro passato.
“Un infinito numero” è un romanzo che rifugge da etichette di genere, è un romanzo che vuole esplorare la lontana e stinta epoca etrusca e poi quella romana, camminando sui sentieri erbosi della fantasia per convergere sulle strade tracciate dalla Storia ufficiale.
Un viaggio nel tempo, un salto che catapulta nel mezzo di una civiltà “sepolta” come quella etrusca per innestare riflessioni che hanno come fulcro il valore della scrittura, il valore dell'infinito e del perpetuare nomi, volti e pensieri.
Non serve a nulla snocciolare i passi salienti dell'intreccio narrativo costruito da Vassalli, occorre leggere questo testo, affidarsi alla voce narrante e partire per il viaggio alla scoperta delle origini di Roma con Virgilio, Mecenate ed il fido Timodemo, alternando visioni di fantasia a momenti di valenza storica, predisponendosi all'ascolto e cogliendo le infinite sfumature che il racconto offre.
La scrittura semplice e la suddivisione in capitoli brevi celano in realtà un contenuto complesso e di estremo interesse, donando un valore aggiunto al testo.
Un invito alla lettura per tutti in quanto non parliamo semplicisticamente di un romanzo storico ma di un esempio di buona letteratura.