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AI VINTI
“Ai Vinti” è a loro che questo romanzo viene dedicato, e sono queste due parole che racchiudono in se la vera anima del libro.
I coniugi Monaldi e Sorti regalano al lettore un lodevole giallo storico e allo stesso tempo fanno rivivere la storia vera e propria da altre prospettive, attraverso altri occhi, che portano alla luce nuove realtà, le quali vengono accuratamente documentate nella parte finale del libro.
Nella locanda Il Donzello nell’anno domini 1683 vengono messi in quarantena dei pigionanti col sospetto di un caso di peste che sembra aver mandato al Creatore uno degli ospiti.Si tratta davvero di peste? La voce narrante è il garzone della locanda e assieme all’abate Melani andrà alla ricerca della verità. Ma qual è la verità?
All’interno delle mura della locanda le vite degli avventori si intrecciano e sfiorano mirabilmente e se nella segregazione forzata, complice l’oscurità della notte e il mundus subterraneus di Roma si cercano di trovare delle risposte agli accadimenti del Donzello, è attraverso i deliri, i sospiri, le confessioni, le cicatrici e la mente arguta e furba di un abate che rivive la storia d’Europa, gli avvenimenti e i fili che manovrarono le sorti e gli equilibri del mondo di allora, in un modo del tutto inaspettato per il lettore.
Mi sono così anche io scoperta avida nella lettura, da un lato la curiosità di risolvere il mistero del Donzello nel suo susseguirsi di colpi di scena, dall’altro lo stupore di apprendere cose nuove, di vedere la luce puntata su fatti che erano nell’ombra.
Monaldi e Sorti, con uno stile elegante e perfettamente calzante con l’epoca narrata, hanno saputo fondere il romanzo con la realtà dando vita ad un superbo affresco storico da togliere il fiato, con i suoi giochi di luci ed ombre che rapiscono il lettore per catapultarlo in un’altra dimensione, in un’altra realtà.
Se questo romanzo è dedicato “Ai vinti”, agli eroi che forse tali non sono, agli inetti che vengono riscattati, a chi la Storia non ha saputo riconoscere il proprio merito o demerito, posso dire che il mio plauso è dedicato alla coppia di autori che han saputo raccontare una storia nella storia in maniera avvincente e suadente.
Per quel che riguarda la scrivente, mi appresto a leggere il seguito con altrettanta curiosità, per quel che riguarda voi non posso che consigliarvi la lettura, magari supportata dai riferimenti musicali che troverete alla fine del libro così da potervi calare ancora meglio nell’atmosfera del romanzo.
E alla fine della lettura anche a voi sorgerà spontanea una domanda, questo ve lo posso garantire. Quale? Leggete il libro e lo saprete.
Buona lettura