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Il confine
 
Il confine 2015-06-07 06:50:45 silvia71
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    07 Giugno, 2015
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La terra dell'odio

Sebastiano Vassalli pubblica in questi giorni un piccolo saggio per ricordare i cento anni di storia dell'Alto Adige annesso all'Italia.
La data esatta del centenario cadrà nel 2019, ma l'autore si prepara con questo scritto che non ha la pretesa dell'esaustività, ma fissa i tratti salienti di un pezzo di storia politica e sociale complessa e dolorosa.

Per chi conosce Vassalli attraverso la lettura dei suoi precedenti romanzi, troverà tra questa manciata di pagine un volto prettamente giornalistico, lontano dalla colorata ed intensa vena narrativa che lo contraddistingue.
Spogliato della veste di narratore, l'autore fissa in tappe e volti precisi, il percorso storico dell'annessione e del post annessione di un popolo, le linee politiche succedutesi nei decenni, analizzando per sommi capi l'evoluzione della “questione Sud Tirolese” dal periodo fascista ai giorni nostri.

Scorrono in maniera veloce, senza scivolare in una eccessiva pedanteria politica, personaggi come Ettore Tolomei, voce del pensiero fascista e braccio esecutore in loco durante il Ventennio, Silvius Magnago e l'indipendentista Andreas Hofer.

La lettura de “Il confine” ha il pregio di ricordare uno spaccato importante della storia del nostro paese, divenendo ottimo strumento per i giovani di oggi che poco possono attingere dai testi scolastici sull'argomento. Naturalmente Vassalli offre degli spunti che devono essere trampolino per approfondimenti.

Come classificare il testo; una ricostruzione schematica degli eventi che hanno toccato l'Alto Adige, di facile lettura per un vasto pubblico, tuttavia per chi segue Vassalli da sempre, una volta giunti all'ultima pagina si viene colti da un senso di vuoto.
Manca il cuore, il pathos, manca quella vena calda che passa attraverso gli occhi della gente comune.

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Melandri: Eva dorme
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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Molto chiara e utile la tua opinione, Silvia. Strano che venga considerato testo letterario.
Che peccato, ero molto curiosa per il contenuto non tanto per l'autore perché non lo ho mai letto. Lo possiamo definire un saggio di divulgazione ? Potrebbe allora risultare interessante e utile se non si ricerca altro? Ciao
@ Laura : direi che è un testo talmente succinto che può dirsi utile solo se integrato successivamente con altre letture. La stringatezza non sempre è un bene, in quanto rischia di passare informazioni distorte se non sono bene contestualizzate, motivate ed approfondite.
@Emilio: la cosa che mi è parsa strana di questa uscita editoriale, sta nel fatto di anticipare tanto l'anniversario del 2019. Visto che di tempo ce n'era ancora tanto, io avrei impostato lo scritto diversamente, senza rimanere confinato sul territorio giornalistico, che per quanto valido ed interessante rischia sempre di apparire freddo.
Vassalli ci ha abituato a ben altri modi di raccontare la Storia!
Peccato per i limiti che hai evidenziato, perché effettivamente l'argomento è interessante e offre molti spunti di riflessione.
Spero che sia esauriente e non di parte; al di là della famosa questione dell'Alto Adige, che sarebbe più correttp chiamare SudTirolo (ricomprendendovi in tal caso anche la provincia di Trento) non dobbiamo dimenticare che quelle zone non furono mai di dominio di qualche stato della penisola, bensì facevano parte da secoli dell'impero austriaco. Trentini e altoatesini, indipendentemente dalla lingua, sono la setssa razza e la vicenda di Andreas Hofer é la chiara dimostrazione. Poi, che ora abbiano raggiunto una maggiore autonomia sotto l'Italia, è un'altra questione, ma non dobbiamo dimenticare che questo popolo fiero e orgoglioso fi brutalizzato dal fascismo.
Grazie per il consiglio di lettura di un libro di un autore che é fra i miei preferiti.
Che peccato, una buona occasione sprecata.
peccato davvero. su Vassali ho sempre contato..questo testo mi pare una scorciatoia...né saggio né romanzo

20 Agosto, 2015
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Buonasera, non conosco gli altri romanzi di vassalli. Ho appena finito di leggere il confine e sinceramente è un saggio senza vita, l'autore ci dice ad ogni pagina che sta per raccontare una storia che non racconterà in realtà...l'ho trovar vuoto una specie di cronistoria povera di contenuti. Piccola nota da traduttrice: Ho riscontrato diversi errori di battitura e grammaticali. Ho con l'impressione di una pubblicazione sbrigativa fatta per vendere qualche copia. Mi aspettavo di meglio. Elena Gabardi
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