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ein Mann und seine Frau
Cominciando dal fondo, subito a sinistra nel pianerottolo, lo zio Nanetto.[...] Poi il nonno Fedrigo sul quale non osavamo scherzare [...] vestito nell’uniforme blu degli ussari. […] La bisnonna, […] lo guardava con aria materna, le mani nel grembo, i capelli tirati su, come una contadina buona.
Fedrigo e Leopoldina, due statue sulla scala della villa di famiglia, la casa di Sacco, che prendono vita grazie alla pronipote autrice.
Lettere dal fronte tradotte e integrate creano un romanzo, spaccato di storia italiana vista da fuori. La terza guerra di indipendenza sta per cominciare quando Fedrigo, tirolese fedele all'impero asburgico, e Leopoldina, nobile boema, s'innamorano e si sposano. La guerra li dividerà fisicamente, ma spiritualmente resteranno anime gemelle che si rafforzano e s'incoraggiano vicendevolmente.
Lettori, guardoni con consenso, curiosi spioni, scrutatori del diario personale dove una famiglia si racconta, uguale ma diversa dalle tante raccontate durante la scuola perchè fedele all'oppressore. Speranze e timori di un uomo e di una donna dell'altra parte della barricata, dei nemici austriaci attentatori all'unità di quell'Italia ancora incompleta.
Fedrigo incuriosito, a tratti impaurito, da quei cenciosi garibaldini, esposti bersagli in camicia rossa, spesso superiori numericamente ma incapaci logisticamente, guidati da un brigante venuto dal sudamerica e spalleggiati da un furfante francese. Sentimenti contrastanti di un uomo in guerra per la sua patria, Austria Felix, in declino che lo considera un suddito di serie B. Cittadino di un territorio dimenticato, Tirolo scosceso troppo a sud per interessare Vienna e i suoi reali. Suddito dalla parlata del nemico, troppo sinuosa e delicata, quell'italiano dialettale che “sporca” con la sue armonie la voce anche quando ci si sforza di esprimersi nella lingua ufficiale. Soldato combattuto tra l'essere in prima linea desideroso di combattere e diletto dei generali, messo in disparte perché bravo giocatore di whist e padre di famiglia da salvaguardare. Uomo incoraggiato dalla sua donna, incitato “Amore mio, uccidi subito questo Garibaldi! Lo trovi gli spari e torni da me un eroe per tutti e non solo per gli occhi di una donna innamorata”. Uomo protetto dalla sua donna aristocratica, che rinuncia agli agi di nascita e vive modestamente secondo le possibilità della famiglia del marito, ma non si accontenta diventa parte attiva delle necessità di risparmio e di parsimonia. Uomo ammaliato dalla sua donna vitale che gli esibisce nelle lettere la sua sensualità , moderna nell'approccio amoroso, disinibita nel dimostrare il desiderio che ha per il marito in questi mesi di lontananza.
Un uomo e una donna attraverso parole, sensazioni e convenzioni di fine ottocento.
Elegante.