Dettagli Recensione
Potente e coinvolgente.
Romanzo storico potente e coinvolgente, Furno ci prende per mano e con la pazienza dei dettagli ci introduce nella Venezia del cinquecento, nel suo complesso intrecciarsi attraverso cerchi concentrici della vita e della quotidianità di una città ormai in declino.
E’ proprio la potenza dei dettagli che ci permette di immergerci, senza perderci, in un immenso serbatoio di dati, da quelli più generali della religione e dell’Inquisizione, alla politica locale Veneziana immersa nell’ampio scenario cinquecentesco, e poi sempre con grande attenzione al dato storico, la liturgia della giustizia al tempo dei Dogi, la misera vita nelle prigioni, e insieme la navigazione, la vita quotidiana delle locande, delle calli e della vita monastica in un caleidoscopio mai caotico e mai disordinato.
I personaggi fanno vivere questo romanzo con le loro esistenze, lungo il corso degli anni, con le loro esistenze ben delineate e ben descritte, ed è una immensa folla di individui: dal Doge al piccolo ladruncolo, dalla locandiera al semplice gondoliere, ognuno con un suo percorso ed un suo arrivo.
IL filo conduttore, l’arte del vetro, che consegna il titolo al romanzo, nasconde invece un motivo più potente e liberatorio: la difesa ad ogni costo del LIBRO, che è anche difesa della conoscenza e della verità.
Questo romanzo non è semplicemente appassionante, ha il dono di trasmettere inalterata la passione dell’autore verso la storia e verso le minuzie che risiedono in ogni fatto storico.
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