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UTER VENTORUM
Chi ama le ambientazioni medioevali, e le avventure di personaggi leali e coraggiosi, contrapposte a intrighi di potere, troverà pane per i suoi denti in questo romanzo – triller.
La bramosia per il ritrovamento di un testo ‘’uter ventorum’’ l’otre dei venti, è il fulcro del racconto.
Un mercante di reliquie ispanico, Ignazio da Toledo, uomo colto , scaltro e leale; un fedele amico franco –arabo, Willame, scampato ad una strage compiuta dai crociati, durante l’ultima guerra santa, Uberto, giovane studioso, cresciuto nel monastero di S. Maria del mare, Venezia.
Dopo quindici anni trascorsi a fuggire dalle grinfie dei Veggenti, interessati al ritrovamento del famoso libro Uter Ventorum che sembrerebbe in grado di donare potere inaudito grazie all’evocazione degli angeli, Ignazio e Willame giungono Venezia, siamo nel milleduecento diciotto.
Un monaco, Vivien de Narbonne, grande amico di Ignazio, è scomparso da tredici anni , creduto morto, ma molti indizi fanno pensare il contrario.
Inizia così la ricerca del testo che contiene ricette per le evocazioni celestiali, su commissione di un abate…… insomma non si può raccontare, si deve leggere.
Sconcertata dalle recensioni negative, credevo di essere atterrata su un pianeta sconosciuto, in quanto non riuscivo a smettere di leggere il romanzo in questione, affascinata dalla storia e dai personaggi.
Improvvisamente, vedo , guarda caso, una maschera rossa, (come quella del triller?) icona di bruno elpis scoprendo che il libro è piaciuto tantissimo anche a lui.
Rincuorata da ciò ho ritenuto di essere ancora sulla terra, anche se la storia mi aveva catapultata nel medio evo.
A parte gli scherzi , se tutti i libri brutti contano almeno sessanta recensioni qui su qlibri, credo che Marcello Simoni possa ritenersi soddisfatto.
Concludendo, ho apprezzato molto questo triller, mi ha coinvolta , ho amato i suoi protagonisti .
Interessante la questione relativa alle reliquie, che per lo più erano solo bufale.