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Agalmatoflia
Agal...aggallato..."agalmatoflia", ecco, signor commissario è così che dicette a vossia! Ma che dici Catarella? A scanso di equivoci, in questo romanzo non sono presenti gli storici personaggi ideati da Andrea Camilleri,i poliziotti Montalbano e Catarella, ma non per questo l'interesse per questo nuovo scritto dello scrittore agrigentino deve venir meno, anzi la storia che narra a noi appassionati lettori è quantomeno affascinante, stavolta l'indagine segue i meandri oscuri dell'amore "malato" quello che diventa psicopatologia. Siamo alla fine della Prima Guerra Mondiale a Dresda dove vive Oskar Kokoshca insegnante presso l'Accademia delle Belle Arti.Grazie a Dio, per il vecchio artista sono diventati echi lontani gli scontri al fronte Orientale che l'hanno visto protagonista come soldato , così come sbiadito ricordo sembra essere il travolgente amore che l'ha tenuto legato anima e corpo alla bella Alma Mahler, vedova sensualissima del celebre compositore.
Solo un tenero ricordo? Alma, al contrario, è diventata un'ossessione per Oskar,ed è talmente avvinto al ricordo di quella donna che,disperato, decide di creare una bambola con le sue fattezze, un simulacro che gli possa permettere di continuare ad amarla e a stringerla fra le sue braccia come un tempo.
Decide così di commissionare la costruzione della bambola ad una artigiana conosciuta a Monaco,Hermine Moos. Dunque Hermine, sotto l'attenta guida di Oskar, riuscirà nel "miracolo" e
"Alma-Frankestein" tornerà a vivere, ma a questo punto della storia accadrà qualcosa di sorprendente.
Un romanzo intrigante che colpisce soprattutto perchè è basato su una storia realmente accaduta.