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Elogio della semplicita'
Opera strutturalmente insolita collocata tra biografia, epistola, saggio storico, il libro trae spunto dal presente, da una giovane Chiara che contatta la scrittrice instillando il seme della curiosita', proponendo di approfondire la vita di Chiara d'Assisi e comporre, scrivere di lei.
Ecco allora che l'autrice si documenta, attinge a numerose fonti, tra cui le testimonianze rilasciate durante il processo di canonizzazione di Santa Chiara. Dal presente si affonda nel passato, nella giovane vita di questa bella e ricca fanciulla che si spoglia di ogni ricchezza per seguire Francesco nella Regola di Poverta'.
La penna delicata risuona vibrando di una tiepida ninnananna, un sussurro nel silenzio della clausura, silenzio spezzato solo dalle orazioni a Dio.
Frequenti nel testo stralci di testi antichi , amabilmente introdotti per arricchire il contenuto senza appesantirne pero' l'estetica.
Il lavoro di Dacia Maraini si estende in una panoramica sul Medioevo, su un periodo cupo in cui la misoginia era spesso diffusa all'interno della Chiesa stessa, come si puo' evincere dagli scritti dei grandi esponenti , padri fondatori della Chiesa cattolica . Riflessiva sulla situazione femminile, l'autrice si interroga su cosa spingesse tante giovani donne a scegliere la rigida vita monastica, a seguire Chiara nella rinuncia, dove la sublimazione portava forse all'appagamento, dove in un mondo di coiti imposti e lussuria demoniaca, la scelta di isolare il proprio corpo e non avere alcuna proprieta' da difendere fosse il raggiungimento della liberta'.
Buono il fine, bella l'idea di proporre in questi tempi di ostentazione un personaggio cosi' semplice e pulito e caparbio come la piccola Chiara d' Assisi. Non mi ha completamente soddisfatta il mezzo, ho trovato a tratti acquoso il testo, inciampando in piccole bolle speculative dove parole e concetti ritornavano sui loro passi. Forse priva di argomentazioni con cui riempire queste 250 pagine l'autrice si arrangia come puo'.
Forse e' solo l'ennesimo miracolo di Santa Chiara : la sua scelta di fede e' talmente votata alla semplicita' ed alla poverta' terrena che per narrare di lei basterebbero una decina di pagine.
Poi alza la manina minuta e callosa, la appoggia sul capo di un bimbo malato e nel silenzio, senza troppo scalpore, il bimbo guarira'.
Buona lettura.
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Commenti
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Il punto e' che ha usato piu' lievito che acqua e farina, spesso ripete le stesse cose a distanza di qualche decina di pagina. Secondo me ballano un centinaio di pagine di troppo.
Come stile in sé mi e' piaciuto, il bilancio e' piu' che sufficiente.
Poi ti diro', di norma ci metto piu' tempo a decidere i pallini che a scrivere il commento , quindi piglialo un po' con le pinze :-)
@Gabriele, bene, meno male sei d'accordo !
@Silvia, esatto -)
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