Dettagli Recensione
Il leggiadro volo di una farfalla
Grande, grande per me è stata la soddisfazione interiore nel leggere questo romanzo. Lo stile e il linguaggio con il quale è stato scritto sono stati di una leggiadria che ben poche volte ho percepito tanto prepotentemente in un romanzo. Una lettura che mi ha interiormente arricchita, forte si della vicenda narrata, ma anche del bellissimo stile di questa autrice. Si legge nella sua biografia che questo sia il primo romanzo dedicato agli adulti che scrive, mentre numerose sono le sue opere dedicate ai più piccini. Questo penso sia anche il motivo per il quale questa autrice sia riuscita a plasmare con la sua penna un romanzo di tale raffinatezza, credo che chi sappia e voglia raccontare al cuore dei bambini abbia un’anima delicata che non può che manifestarsi anche in questa sua opera dedicata agli adulti.
Lo sfondo della vicenda è la Milano e la campagna limitrofa del fine ‘800 invasa dalle truppe austriache. Bianca, questo il nome della protagonista, è una giovane orfana con una dote artistica per la pittura assai notevole. Per questo motivo viene chiamata da don Titta presso la dimora estiva della propria famiglia per ritrarre i fiori e le piante che lo stesso coltiva con passione. Questa nuova esperienza non sarà per Bianca solo un lavoro, ma sarà soprattutto l’occasione di una forte crescita personale che la porterà all’età adulta. E’ una vicenda narrata con ampi spazi descrittivi e procede in taluni tratti lentamente, con la calma e la serenità dovuta quando si osserva la natura con tutte le sue manifestazioni e i suoi colori. Appunto; i colori. Questi sono i veri protagonisti della narrazione. Come spesso accade sono i colori o i profumi a rimanerci impressi in talune esperienze significative della nostra vita e questo è proprio il messaggio che ho colto in questo romanzo. Le esperienze di vita che Bianca matura in questa vicenda rimarranno per lei soprattutto segnate dai colori. E come potrebbe essere altrimenti se anche il suo nome altro non è che un richiamo ai colori stessi. Leggiamo infatti nel libro un passaggio particolare nel quale il padre spiega alla figlia il significato della scelta del suo nome, lo riporto di seguito poiché l’ho trovato di estrema bellezza:
“ …Tu ti chiami Bianca perché ti volevamo semplice, essenziale, pura. Perché volevamo che i tuoi colori li scegliessi tu.” La ghiaia scricchiolava sotto i loro passi, il vento portava a manciate i petali violetti dell’agnocasto, come coriandoli lanciati da un bambino. “Voi volete che io faccia la pittrice?” aveva chiesto Bianca, fermandosi e voltandosi verso il padre. “ E se non ne fossi capace?” “Non essere così letterale, Bianca. Intendo qualcosa di diverso, e di più”. Era arrossita, sentendosi ottusa, ma dopo n attimo aveva capito. “I colori nel senso di una bandiera, o uno stendardo?” “Proprio così. I guerrieri di certe tribù, nell’America del Nord, si dipingono la faccia prima di andare a combattere, per mostrare a tutti la tinta del loro coraggio. Però non c’è bisogno di metterseli sulle guance, i propri colori. L’importante è conoscerli”.
Che meraviglia, questo è uno dei pensieri più belli letti ultimamente.
Vorrei aggiungere solo un’ultima cosa a questa mia riflessione. In questo romanzo è grande anche l’attenzione e la sensibilità verso la fanciullezza e verso i bambini. Oserei dire che la fanciulezza trattata in ogni sua dimensione è un altro personaggio di questo straordinario romanzo.
Lo consiglio a tutti, a mio parere credo che questa romanzo abbia meritato sicuramente di essere Finalista premio Campiello 2013, attendo ora di leggere gli altri romanzi finalisti per dire poi se fosse per me anche meritevole di vittoria.
Spero questa autrice si cimenti presto in altri romanzi e che riesca a preservare lo stesso stile e la stessa forza narrativa espressa in questo romanzo.
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Ho letto Slvataggio nel bosco , che ho anche recensito, consigliatomi da Silvia71...ho trovato una scrittrice creativa, molto attuale e positiva...
Ciao, Pia.
mi fa piacere che tu abbia apprezzato tanto questa scrittrice....
speriamo che oltre alla letteratura per ragazzi, possa scrivere anche altri romanzi!
Forse lo prendo...ah dura la vita su Qlibri, sempre la stessa storia...
Bel commento :-)
A me questo romanzo è piaciuto molto, l'ho preso in prestito dalla biblioteca ma se l'avessi comprato sicuramente sarebbero stati eurini ben spesi :-)
Grazie Cub :-)
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Pia