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Le spire di Airagne
Messeri e magister, castellani e regine popolano queste pagine in cui crudeltà e violenza sono le vere protagoniste, dispensate in abbondanza a causa della bramosia di potere che porta i personaggi a trovarsi invischiati nel bel mezzo di una ragnatela, in cui ribrezzo, pietà, stupore formano un groviglio senza forma. Thriller medievale, che fa della realtà un incubo, con l'intreccio dei personaggi, l'ambientazione cupa e tanti elementi misteriosi, fra cui un'affascinante biblioteca sotterranea, un libro misterioso, un castello pieno di simboli. Ben scritto, non c'è che dire. Ma molto lontano da ciò che più amo. Mi hanno colpito alcuni elementi, come l'ossessione per il sapere, l'effetto dei movimenti della massa, l'uso freddo della ragione che non sempre porta a fare le scelte migliori. E l'odio, sentimento puro ed inflessibile, che, se imbrigliato a dovere, può lasciarsi guidare dalla razionalità. Chi ama i romanzi ambientati in questo periodo adorerà questo libro. Io l'ho letto per curiosità, perchè è un autore che vorrei comunque seguire nel tempo e perchè la curiosità esprime la libertà dell'intelletto.
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Ciao Gianfranco
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