Dettagli Recensione
Lo scudo di Talos
A "Lo scudo di Talos" darei complessivamente quattro stelle su cinque. Ecco perchè:
-Stile: 3. Il tre è dovuto ad alcuni fattori: innanzitutto, Manfredi è uno storico, non un romanziere, ed è penalizzato, perchè purtroppo non trasmette emozioni. Questo rende il testo abbastanza freddo e distaccato, perfetto se fosse una ricostruzione storica, ma questo è un romanzo: deve incollare il lettore alle sue pagine anche attraverso le emozioni. Ad esempio, le descrizioni sono perfette, precise e concise, non noiose. Ma manca la parte emozionale del personaggio. Le battaglie a cui i personaggi assistono vengono descritte come rievocazione storica, non come una scena che il protagonista vede e alla cui vista prova dei sentimenti.
Contenuto: 5. Qui il cinque è inevitabile, perchè mi piace moltissimo il periodo storico in cui è stato ambientato. Gli eventi che rievoca sono quelli che preferisco della storia greca, per non parlare del fatto che Sparta ha sempre esercitato un grande fascino su di me. Oltre a questi fatti personalissimi, mi è piaciuta molto la trama, che è riuscita ad unire le infernali e rigidisime leggi della città con una storia non banale, ricca di colpi di scena, di perdite e ritrovamenti.
Vediamo in questo romanzo come la grande Storia si fonde ed influisce sulle piccole storie personali di ognuno. Talos, il protagonista, ne è l'emblema: è il pastore, il condottiero, il principe e il povero, il grande capo e l'eroe. Tutto questo a causa di eventi che non ha mai potuto controllare, ma che pure lo hanno coinvolto.
Piacevolezza: 4. é una media, perchè ai difetti stilistici si contrappongono una ricostruzione storica molto approfondita e una trama ben congegnata. Non è uno dei libri migliori che abbia letto, ma merita di essere scoperto fino in fondo.