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Il mito dei nostri Avi ai tempi delle Legioni
Catapultati in un altra epoca, scagliati in mezzo ai ranghi, dove il ferro dei gladio e delle daghe animavano la metallica melodia dei combattimenti corpo a corpo. Le urla latine dei centurioni imponevano ordine e obbedienza in una società di soldati che facevano di tutto:combattevano nemici, costruivano forti, riparavano navi, piantavano viti da uva.
Facciamo conoscenza con i legionari della decima legione e li accompagniamo in Britannia per l'invasione di Cesare, li scortiamo al rientro, in compagnia di una britanna dai capelli rossi e dagli occhi verdi che battera' il ritmo della storia e che avrà un finale epico che rimarrà nel cuore. Il racconto inizia lento, si snocciola il viaggio di un Romano che torna in Britannia dopo una vita, ha vissuto facendo il legionario, poi, dissipandosi la bruma entriamo in un campo militare e facciamo la conoscenza di Gaio Emilio Rufo e Lucio Petrosidio e altri legionari veterani che saranno i perni del racconto che si rimescolera' col viaggio del Romano.
Si saggia di persona l'organizzazione di un popolo che anche a migliaia di cholometri da Roma impone i suoi dictat nel modo di costruire un campo, di condurre una battaglia e di tessere alleanze, con i Galli, soggiogandoli a volte senza impugnare la spada ma usando la carta della Pax Romana. Ma dopo un inverno di quiete, in seguito all'attacco di una coalizione di Galli, sara' la XIV legione a trovarsi ad un bivio e dovrà pagare le conseguenze di una scelta nefasta da parte dei suoi due comandanti parigrado. Qui esploderà la battaglia raccontata con spietato realismo dove l'orgoglio e l'onore saranno le ultime monete di scambio per la sopravvivenza... dove le urla di Gaio Emilio Rufo al re degli Eburoni rimangono una mezza pagina che da sola merita la lettura dell'intero libro.
Le ultime pagine del libro ci deliziano con delle considerazioni del Debello Gallico di Cesare in cui vengono fotografati i momenti salienti del libro, i personaggi principali e le loro scelte avvenute nella storia. INDIMENTICABILE.
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Commenti
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Se ti piace il periodo napoleonico due "saghe colosso" che veramente ti magnetizzano sono i vari libri che raccontano di Hornblower scritto da Cecil Scott Forester dove il protagonista e' un guardiamarina della marina Britannica e nei vari libri aumenta di grado fino a diventare lord ( sono romanzi datati ma che hanno la fluidità di una favola e le avventure del soldato Sharpe di Bernard Cornwell dove invece abbiamo a che fare con un fuciliere dell'esercito di sua maestà che nei vari libri vive episodi veri di battaglie che si svolgono dall'India alla campagna Europea contro Napoleone ( se cerchi nelle mie recensioni trovi un episodio ). Entrambe le saghe sono letture sobrie e piacevoli. Se hai domande non esitare e Se ti vengono in mente altri spunti dimmeli con piacere.
Ciaooooo
innanzitutto grazie per la "dritta" su C.S Forester. Conoscevo questo autore, ma sinceramente non ho mai letto nulla. Ora mi hai dato lo spunto giusto.
Per quanto riguarda qualche titolo ambientato in epoca romana; posso sicuramente consigliarti Simon Scarrow. Ha scritto diversi libri che gli stessi protagonisti il centurione Macrone e il suo sottoposto Catone. Le sue sono avventure ambientate attorno al 40 d.c . Lo leggo sempre con piacere perché è veramente bravo a descrivere le battaglie ed è un grande esperto di tecniche e strategie di battaglia. L'altro autore a me molto caro è Andrea Frediani con la sua trilogia su Giulio Cesare; ma in particolar modo, uscendo però dall'epoca romana, non ti perdere il suo libro "300 guerrieri".
ciao e buona lettura.
Denis
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