Dettagli Recensione
noia e caos
Ho messo in lavatrice le famose sette camicie !!! Non ricordo quante volte ho abbandonato e ripreso in mano questo libro. IL CIMITERO di PRAGA ( siamo a Parigi nel 1897 ) narra la storia di Simone Simonini , un anziano falsario ma soprattutto un agente segreto al soldo di qualunque “ forza”. Il protagonista ripercorre la sua vita scrivendo un diario, anche per tentare di vincere i vuoti di memoria che lo colpiscono sempre più frequentemente. Vive in un appartamento, sopra la sua bottega di rigattiere, con un vasto assortimento di parrucche e travestimenti , vecchi compagni di tante operazioni sotto copertura.. La sua stanza è comunicante con l’appartamento di un misterioso prete che non ricorda di avere visto e conosciuto (tra i tanti “costumi “ in suo possesso, anche un vestito da prete…). Tra un’amnesia e l’altra Simonini ricorda di essere piemontese, orfano, cresciuto dal nonno bigotto ed educato dai Gesuiti!!! Alla morte del nonno perde tutta l’eredità. Viene derubato dall’abile notaio Rebaudengo. Quest’ ultimo lo farà lavorare presso il suo studio insegnandogli il mestiere del falsario. Diventato presto un vero artista, Simonini attira le attenzioni dei servizi segreti sabaudi. L’ incontro darà il via alle sue avventure che lo porteranno a seguire i Mille in Sicilia o a Parigi per spiare, controllare e uccidere al soldo del controspionaggio francese. La sua infanzia difficile lo porterà ad odiare i religiosi ( GESUITI ), le donne e grazie all’influenza del nonno gli ebrei. Lo straordinario talento nella falsificazione di qualsiasi documento renderà molto ricco ma anche molto pericoloso il protagonista. La sua creazione finale, destinata al miglior offerente, sara’ il più grande falso storico. Il famigerato documento chiamato “ i protocolli di Sion”, tanto amato dai cospirazionisti . “ I PROTOCOLLI “ descriverebbero ad arte una presunta congiura giudaico/diabolica progettata nei minimi dettagli con il fine della conquista del mondo intero . Ma questo è solo l’inizio…
In sintesi il libro è scritto divinamente da Eco ma è molto pesante. Tanti personaggi e tanti intrecci per una storia di spionaggio vecchia di quasi due secoli. Piacevole il linguaggio dell’epoca. Ridicole le ricette inserite nel racconto ( dimenticavo che Simonini era un ghiottone ! ). NON E’ ASSOLUTAMENTE AVVINCENTE. Tutti i personaggi sono realmente esistiti e le loro vicende sono realmente accadute, tranne il capitano Simone Simonini.
Il messaggio del CIMITERO DI PRAGA è che nella giungla dei servizi segreti, massoneria, chiesa, sette “variopinte” e compagnia bella, REGNA IL DEPISTAGGIO !!! Se sono confusi loro, figurarsi noi comuni mortali. CONSIGLIO LA LETTURA ALLE PERSONE CON TANTA TANTA PAZIENZA…
Giuro che non lo leggerò mai più…