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La fine di un Impero
L'ultima legione di Manfredi è sicuramente è uno dei suoi libri più famosi e meglio riusciti. Lo testimoniano tra l'altro le tante traduzioni che ne sono state fatte all'estero e la sua (non molto fortunata) trasposizione cinematografica.
Questa volta Manfredi ha voluto confrontarsi con un periodo storico assai delicato e molto dibattuto sui libri di storia: il passaggio dalla caduta dell'Impero Romano Occidente ai regni barbarici sulla nostra Penisola, che segneranno più tardi l'inizio dell'Alto Medioevo. Si tratta di un'epoca storica di grande importanza per lo sviluppo dell'Occidente, ma molto spesso viene sottovalutata o ignorata del tutto. Ed è per questo che lo sforzo compiuto da Manfredi merita grande attenzione.
La storia dell'ufficiale dell'esercito romano Aureliano si intreccia con quella dell'ultimo imperatore romano Romolo Augustolo, il quale, insieme ai due veterani Batiato e Vatreno, tenteranno di raggiungere la salvezza sfuggendo alle orde dei barbari che hanno invaso e distrutto l'Italia. L'impresa si rivelerà più ardua del previsto e infinite insidie dovranno affrontare i nostri quattro protagonisti. Tutto questo mentre il mondo vecchio, che sembrava forte e immortale, piano piano si spegne, si eclissa, lasciando l'Europa e tutto l'Occidente in mano al caos e alla distruzione. La Città Eterna sembra esalare il suo ultimo respiro. Il sogno dell'Impero Romano sembra finire per sempre. Ma è proprio in questo momento che un nuovo mito, una nuova Storia da raccontare, si affaccia all'orizzonte...
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