Dettagli Recensione
Il passaggio dall'impero romano al ciclo bretone
Ho fra le mani un meraviglioso romanzo storico, eccellente precursore della letteratura bretoniana. Ebbene sì, Manfredi ha deciso che la decadente civiltà latina debba lasciare il posto al mondo medievale caratterizzato dall'eroismo cavalleresco.
Davvero azzeccato l'aneddoto con cui l'autore modenese scriva i titoli di coda del maestoso Impero Romano, in modo da introdurre così anche una delle leggende più appassionanti di sempre: quella di Re Artù.
La trama è spettacolare, ricca di colpi di scena (finale incluso) e oltremodo cruenta. Il punto di forza è la presentazione esauriente e dettagliata dei personaggi, con stile fluido, linguaggio tecnico e ambienti che diventano "parte attiva" dell'intreccio.
Forse l'unico, piccolo, neo è dato dall'eccessivo formalismo con cui l'autore lascia esprimere i protagonisti attraverso il discorso indiretto libero.
Un'opera che "si è fatta strada" sia dal punto di vista figurativo che prettamente storico.
Da leggere.
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