Dettagli Recensione
Lettura piacevole
Ho letto questo romanzo, opera prima di Simoni, dopo aver letto "La biblioteca perduta dell'alchimista", ricevuto in regalo per Natale. Il personaggio di Ignazio mi è piaciuto, un po' fuori dal suo tempo, già anacronisticamente "illuminato" e pragmatico in un'epoca dominata dalla supertizione e ancor ben lontana dalla rivoluzione scientifica di là a venire e quindi molto vicino a noi, moderno. A chi muove critiche all'insufficienza di contestualizzazione storica, rispondo che c'è tutto il necessario per calarsi nel Medioevo, viaggiando con la fantasia anche attraverso i piccoli particolari già elencati in altre recensioni. Chi vuole la disquisizione storica, forse dovrebbe cercare qualcosa di più di un romanzo di amena lettura. Gradevole lo stile, veloce con l'alternarsi dei punti di vista. Un po' inaspettato, e forse poco fedele al personaggio, l'episodio conclusivo di Ignazio con l'Uter Ventorum.