Dettagli Recensione
un nuovo mondo
“Q” resta impresso nella memoria per diverse ragioni. La prima è che leggendolo si entra in un nuovo mondo – nuovo ed inaspettatamente intrigante. Siamo sinceri: del XVI secolo, della riforma e di Lutero, la stragrande maggioranza di noi nulla sa, oltre alle poche nozioni imparate a scuola. Per non parlare di tutti gli ulteriori mille fermenti culturali e religiosi di quel periodo, dei vari Thomas Müntzer o Jan Matthys o Jan di Leida e così via, degli Anabattisti o degli Spirituali … persone e vicende del tutto sconosciute - sino a che, appunto, non si legge “Q”. Un altro grande merito del libro è, d’altra parte, il rigore storico: se pignolescamente si consulta, volta per volta, Wikipedia, ci si accorge che, tranne poche eccezioni, i personaggi citati sono effettivamente esistiti ed hanno vissuto nei luoghi e nei modi che "Luther Blisset" descrive. Quindi “Q” è non solo un bel racconto, ma anche un gigantesco puzzle in cui le avventure del multiforme protagonista si incastrano con le vite e le vicissitudini di tantissimi personaggi reali, consentendoci di seguirne le gesta “da vicino”, e così' di comprenderli meglio. Forse il libro non è scritto in modo brillante, intendo proprio dal punto di vista lessicale; ma ciò non impedisce di consigliarlo vivamente, soprattutto (ma non solo) a chi ama i romanzi storici.
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Commenti
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mi ha colpito in particolare come non solo i personaggi siano reali, ma anche le vicende ad esse associate e narrate nel libro! ad esempio la cattura di Thomas Muntzer rispecchia lo svolgimento storico dei fatti!
un lavoro immane!