Dettagli Recensione
Ci sono storie che non passano mai...
"Il mio nome è Nessuno" di che mai tratterà?!
Ebbene si, ho deciso di leggere un libro di cui conoscevo già i protagonisti, la trama e perfino la conclusione.
Nonostante la poca "suspance" ho amato leggere questo libro, perchè Manfredi ti invoglia a sapere, a scoprire di più. Il libro in una mano, il dizionario mitologico nell'altra.
E' di Odisseo che leggo, Odisseo giovanetto, Odisseo Re, Odisseo Guerriero.
E della leggenda della più incredibile guerra che sia mai stata combattuta, con personaggi mitici, incredibili e pur sempre uomini.
Ho amato Achille per la sua potenza e dolcezza, l'ho compatito quando è stato offeso da Agamennone, l'ho odiato anche, per aver abbandonato l'esercito per la schiava che gli fu sottratta.
Ho pianto per il gigante Aiace a cui nessuno ha mai riconosciuto il giusto valore, ho odiato Elena e ho disprezzato Paride. Ho conosciuto il figlio di Achille, Neottolemo, forte come il padre ma feroce come una bestia.
Insieme a Penelope mi sono innamorata di Odisseo , mentre questi costruiva il talamo nuziale da un olivo. Ho conosciuto Autolycos, il tremendo nonno di Odisseo, e ho scoperto l'origine del suo stesso nome.
La sensazione, mentre seguivo la storia, è stata, per un attimo, di sperare che la guerra di Troia non scoppiasse! Tanto era intenso il dispiacere e la preoccupazione per una guerra che avrebbe strappato tanti giovani alle loro famiglie.
Lo consiglio perchè è scorrevole e piacevole e non così scontato come sembra, ho imparato parecchi nuovi aneddoti e conosciuto nuove storie e nuovi personaggi.
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