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Il prosieguo ideale
Anche in questo libro Marcello Simoni dà il meglio di sé, con un'avventura tutta nuova ma comunque perfettamente collegata alla prima. Il Nostro amico Ignazio si ritroverà a cercare e salvare la scomparsa regina di Castiglia e a ritrovare un libro perduto contenente gli antichi saperi degli alchimisti, il Turba Philosophorum.
Questa volta il giovane Uberto sarà però costretto a dividersi dalla compagnia di Ignazio e Willalme, incontrando persone speciali e trovandosi di fronte problemi e misteri, e altrettanto faranno il nostro protagonista e il suo fedele amico francese.
Ma uscendo fuori dalla trama, posso dire che ho acquistato questo libro al day-one essendo stato letteralmente rapito dalle avventure del mercante già dal precedente capitolo. Ne "La biblioteca perduta dell'alchimista" Marcello Simoni utilizza lo stesso stile di scrittura (enigmatico e ricco di termini specifici) usato ne "Il mercante di libri maledetti". Uno stile che lo distingue dagli altri scrittori, rendendolo uno scrittore unico, che si distanzia di molto dalla massa, ed è proprio per questo che lo apprezzo e lo preferisco.
Concludo dicendo che La biblioteca perduta dell'alchimista è un libro misterioso, pieno d'avventure e ricco d'azione e amore. Un libro che non può di certo mancare nella libreria degli amanti del genere, ma inutile dire che sarebbe consigliato leggere prima "Il mercante di libri maledetti" per poter essere apprezzato a fondo.
Buona lettura amici lettori ;)
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