Dettagli Recensione
Commento
Dopo aver difeso e soccorso una giovane accusata ingiustamente di stregoneria , il frate inglese Matthew Willingtham è costretto dal priore del suo convento a lasciare l’Inghilterra ed intraprendere un difficile viaggio di purificazione spirituale. Il suo avvincente viaggio attraverso la Francia e le alpi italo-svizzere farà da sfondo a tutto il libro, descrivendo con cura la difficoltà e il pericolo a cui era sottoposto una qualunque viandante senza un’ adeguata scorta di armigeri, ogni qualvolta che decideva di intraprendere un lungo viaggio.
Il “mercante di lana” tratteggia in maniera minuziosa e suggestiva le immense difficoltà negli spostamenti, raccontandoci di impercorribili vie di comunicazione, sommate alle dure condizioni meteorologiche, che nei mesi più freddi rendevano il viaggio un vero inferno. A questi problemi molte volte si sommavano quelli della scarsa disponibilità di cibo, ma come sempre succede, l’unione fa la forza, ed infatti il nostro protagonista riuscirà ad unirsi ad una carovana di mercanti, dove stringerà un amicizia fraterna con uno di loro. Entrambi impareranno a conoscersi e ha stimare le qualità dall’altro, anche se appartenenti a mondi culturalmente diversi.
Durante questo lungo viaggio la vita del frate si intreccerà con molti altri interessanti personaggi, che garantiranno alla storia una dinamicità e coinvolgimento totale. Il finale è tutto dedicato alla leggenda che ruota attorno al paese di Felik, distrutto da un valanga causata, sempre secondo le credenze del tempo, dalla malignità ed avidità dei suoi abitanti. Una volta arrivato alla sua meta finale, fra’ Matthew dovrà convincere gli abitanti di questo piccolo paese alpino a lasciare le proprie case prima che la premonizione avuta in sogno si realizzi e spazzi via tutto il paese. Quindi non una storia monotematica a senso unico, ma una serie di piccole storie, tutte unite in qualche modo dalla presenza del frate inglese, che diventerà dopo poche pagine, oltre che il protagonista, anche il paladino del lettore.
Confermo il mio giudizio pienamente positivo su questa scrittrice, diventata una delle mie preferite. E’ sempre un piacere leggere le sue storie, piene di vita vissuta e di aneddoti.