Dettagli Recensione
Cos'è la Fortuna?
Cosa c'è dietro un grande nome?
Solo un grande uomo, solo la Fortuna, o magari anche qualche collaboratore di devota ubbidienza e grande efficienza?
Andrea Frediani in questo libro ci racconta per filo e per segno le grandi battaglie che il celebre proconsole, che successivamente diverrà l'uomo più importante di Roma, dovette sostenere per aggiudicarsi il titolo di Imperator.
In questo volume, primo di una trilogia, conosceremo così un Cesare determinato e astuto, incredibilmente ingegnoso e devoto alla sua Fortuna; ma conosceremo anche tutta la cerchia di personaggi che lo circondava, tra cui il generale Labieno, uomo giusto e di valore quasi al pari del suo superiore (o forse di più), Aulo Irzio, ambizioso attendente, Servilia, la donna amata e a cui lui avrebbe sempre detto tutto; e poi altre decine di personaggi, dagli antichi nemici all'esercito, da soldati indisciplinati a cugini molto loquaci.
Perché il suo mondo era vasto, e non solo territorialmente; Cesare credeva indiscutibilmente nella fortuna: ma la Fortuna cosa può fare, se non ci sono uomini ad assecondarla (e, spesso, ad aiutarla?).
Benvenuti a Roma, Ravenna, oltre il Reno, in Gallia: i territori di battaglia di Cesare furono molti e Frediani ci elenca, per ognuno di essi, battaglie, tecniche e astuzie che permisero all'imperatore di ottenere quel nome; e lo fa con l'ausilio dei documenti che ci sono pervenuti fino ai nostri giorni:infatti, all'inizio di ogni capitolo, troviamo un estratto del De bello gallico che lo stesso Cesare, e poi altri, redassero durante i lunghi anni di mandato proconsolare, e questo estratto è proprio un breve riassunto del capitolo che Frediani ci racconterà con grande perizia e verosimiglianza. Io aggiungerei anche con troppa perizia: in certi punti l'ho trovato un po' pesante, ma in fondo ho voluto uno storico... e così dev'essere!
Ma, a parte questo, non gli critico più nulla, e come potrei? Perché ho trovato un lavoro fatto bene, ricercato, senza dettagli improbabili, descritto con accuratezza, tanto che ci si domanda se lo stesso autore non sia riuscito a fare un salto nel passato e rivedere tutto; e poi ottime le descrizioni, delle vicende, del carattere dei grandi personaggi, con quell'aggiunta introspettiva che tanto ci sta bene.
Inoltre lo stile è scorrevole, nonostante il linguaggio sia cosparso di parole latine e lessico un po' tecnico, ma niente di incomprensibile, neanche per me che non sono una persona acculturata.
Gli devo un applauso per ciò che ha scritto, meritatissimo. Guerre, intrighi, spaccati di vita quotidiana, dettagli macabri, amore, vendette e tanto altro. La Roma antica che ci si aspetta, vista con una lente d'ingrandimento. Un viaggio indietro nel tempo che bisogna assolutamente intraprendere, soprattutto se si è appassionati di storici.
Da leggere per rivivere emozioni del passato.
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