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nei territori del Gran Re
vmm è riuscito con spigliatezza e competenza ad incuriosirci ed anche emozionarci in questo, possiamo dire? cammino iniziatico, in cui il valido contraltare di senofonte diventa un immaginario femmineo che ci narra le vicende dal suo punto di vista of course, ma ampliandole di contenuti che, seppur non del tutto suffragati sul piano storico, fanno quasi assomigliare la narrazione, con una pista percorsa sin dall'inizio ed una sequela di colpi di scena coinvolgenti e plausibili, ad un'intricata spy story in cui l'archetipo di tutti i tradimenti, il cavallo di troia, diventa quasi cavallo a dondolo. e dunque quella che era l'asciutta e notarile narrativa senofontea, viene qui plasmata ed attualizzata dall'accativante stile del manfredi che, oltremodo competente sul piano storico e delle fonti - poliedrico e sfaccettato archeologo/narratore/traduttore/storico/documentarista ha oltretutto personalmente ripercorso a ritroso con una spedizione archeologica l'intero tragitto dei diecimila - ci fa rivivere dal di dentro quelle che furono anche le umane vicende psicologiche, sociali e di contorno della tragica spedizione greca nella profondità dell'impero persiano. certo l'originalità del tema trattato è solamente trasmutato e reso flessibile ma l'attenzione e la sicurezza con cui l'epopea viene disbrogliata rendono consigliabile la lettura di questo libro magari, potendo e volendo, in accoppiata con l'originale anabasi.