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E San Nicola disse:"Nessuno tocchi Caino!"
Durante una tormenta, sulle montagne dell'Anatolia in territorio frigio,il Vescovo Nicola e il fido novizio Libonio, diretti a Nicea per il Concilio voluto dall'Imperatore,giungono fortunosamente presso una locanda. Il rifugio è gestito da un uomo diabolico, un certo Marcione,detto Marcio (nomen omen!)che ha ridotto in schiavitù tre ragazzini che tratta peggio di cani rognosi.Nicola ,già fortemente indignato per la situazione di degrado fisico e morale in cui versano i bambini rimane sgomento quando, durante una passegiata di preghiera e raccoglimento nei boschi che circondano la locanda s'imbatte in una donna,la povera creatura è ridotta pelle e ossa,ruba gli avanzi agli animali,si chiama Grisa,è la madre dei tre ragazzini ma non la sposa di Marcio:che cosa è accaduto in quella locanda?Quale atroce delitto si è consumato?
In questa storia Santa Claus porta i doni più preziosi,conforto dove c'è sofferenza,libertà dove c'è sopraffazione,amore dove c'è odio. Un racconto interessante, lo stile mi ha ricordato alcuni racconti di Valerio Massimo Manfredi.