Dettagli Recensione
Chi è Elsa?
Prima di provare a comunicare la mia personalissima impressione su questo romanzo, preferisco puntualizzare che non conosco i precedenti lavori della Charbonnier, ossia La sorella di Mozart e La strana giornata di Alexander Dumas, di cui tuttavia lessi ,con piacere, opinioni positive in merito.
Il primo impatto con la lettura non è stato semplice, in quanto pur lasciandomi trasportare fiduciosa dalla storia narrata, senza pregiudizi e preconcetti, ma dando il tempo all'autrice per spianare la strada alla trama, tuttavia, superata abbondantemente metà del romanzo, ho dovuto tirare i remi in barca, riconoscendo amaramente che trattasi di un lavoro mal riuscito, ahimè.
L'errore fatale sta proprio nella elaborazione della trama; la creatura a cui si da vita, sembra avere in nuce caratteristiche di diversa natura, ma nessuna prevale e prende forma compiuta, assumendo così le sembianze di un ibrido che spazia dalla psicoanalisi allo spunto storico, per finire in una storia di complessi rapporti familiari.
Ritengo che quanta più carne si metta al fuoco, tanta più maestria sia necessaria per cucinare il tutto alla perfezione, amalgamando gli ingredienti, senza tralasciare di esaltarne i singoli sapori.
La nostra italianissima Rita Charbonnier paga dazio a causa della sua esperienza letteraria ancora acerba, che non l'ha sostenuta in questa terza sfida, perdendosi nei meandri di un romanzo che non decolla.
Chi si nasconde nell'animo della giovane Elsa, donna fragile e incompresa? Cosa la tormenta e la porta ad astrarsi continuamente dalla realtà? Perché fatica a trovare qualcuno che la comprenda e la aiuti? Qual è il confine tra mondo onirico e realtà, tra follia e lucidità?
Sono tanti gli interrogativi che vibrano in queste pagine e che, elaborati meglio, avrebbero fatto sfociare questo fiume in piena in un oceano meraviglioso.
Nulla da eccepire sulla buona forma stilistica dell'autrice, di cui è possibile apprezzare la fluidità narrativa e la capacità di animare i suoi personaggi, utilizzando un gergo di spessore e appropriato agli eventi.
Mi dispiace non poter promuovere questo romanzo, tuttavia questa esperienza non mi impedirà di conoscere quelli precedenti o un eventuale quarto lavoro della nostra autrice.
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Commenti
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Baci anche da parte mia! :*
per la serie "non tutte le ciambelle riescono col buco", mi pare sensato dare sempre una seconda opportunità :-))))
Ciao ragazze!
e ehm...eva...
"Perchè credo che un vero lettore concede sempre una seconda chance ;)" qualsiasi riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale vero?
HAHAAHAHAHAHA!!!
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però, credo che una rece cosi motivata e ben chiara - oltre che ben scritta - sia sicuramente costruttiva per l'autrice - o autore in altri casi - indubbiamente!!!
baci,
Giò***