Dettagli Recensione
Un altro viaggio nel Medioevo
I cambiamenti giovano! A quest'autore, intendo. Dopo essersi cimentato con romanzi storici di epoca romana e sul primo novecento, ha "virato" verso il medioevo. Il secondo libro della saga del "Teutone", è ancora, se possibile, più avvincente e meglio costruito del primo.
A farla da padrone questa volta, sono le lande ghiacciate della Livonia, teatro di uno scontro tra fratelli cristiani divisi da una differente interpretazione teologica.
Il protagonista è sempre il cavaliere teutone Eustachius von Felben, che però appare molto avanti nelle pagine del romanzo. Come accade spesso con Guido Cervo, il punto di vista non è mai lo stesso dall'inizio alla fine. Questo però aiuta il lettore a comprendere le ragioni di entrambe le parti in guerra e a rimarcare il fatto che non esista in nessun luogo e nessun tempo una guerra "giusta". Mi è piaciuta molto la battaglia sul lago ghiacciato dei Cjudi, fatto storico realmente avvenuto, descritto in modo avvicente e realistico. Ho avuto l'impressione in alcuni punti del romanzo (come quando si parla di un'azione di guerra particolarmente audace) che quest'autore abbia a disposizione una macchina del tempo che gli permetta di viaggiare e di descrivere ciò che egli vede. Consiglio questo libro a chi desidera viaggiare con la mente e la fantasia in un tempo e in un mondo lontano ma che l'autore rende vicini a noi, creando personaggi "veri", capaci di provare gli stessi sentimenti che proverebbe un uomo del XXI secolo.