Dettagli Recensione
Non confrontatelo con altri thriller storici
Dopo aver tanto sentito parlare del grande successo di vendite de Il mercante dei libri maledetti ho deciso che era arrivato il momento di dare un'occhiata.
Complice il tanto parlare, la mia passione per i thriller storici e la copertina ammiccante eccomi qui a commentare questo romanzo.
Il romanzo è ambientato nel Medioevo ed è il primo di una trilogia (ma si legge bene singolarmente perché ogni libro ha un inizio e una fine) che vede protagonista Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie disposto anche ad ingannare se questo può essergli utile.
Niente da eccepire sul contesto storico che per quel che riguarda città ed eventi sono frutto di una curata documentazione. L'autore è riuscito ad amalgamare bene realtà e finzione senza appesantire il romanzo.
I punti di vista sono molteplici ma non disturbano il lettore, ritmo veloce, capitoli brevi, uno stile senza dubbio scorrevole, coinvolgente ed un linguaggio semplice.
Alcuni personaggi hanno una caratterizzazione non completamente sviluppata come è accaduto per Slawnik (non svelo altro per non rovinare la lettura) prefendo invece l'azione e i colpi di scena come quello che riguarda Uberto (per quasi tutto il libro il lettore si chiede per quale motivo si unisce ai due uomini non avendo alcuna esperienza e non aiutando nella risoluzione degli indovinelli ed invece ecco che nelle ultime pagine viene svelato il mistero).
Per quanto riguarda il finale (mi riferisco alla ricerca dell'Uter Ventorum) io sono soddisfatta anche se non ho scoperto una verità sconvolgente come qualcuno invece si aspettava.
Un libro che si legge tutto d'un fiato.