Dettagli Recensione
La guerra è un male assoluto
Premio Campiello 2011
Andrea Molesini
Non tutti i bastardi sono di Vienna
Riconoscimento a mio parere più che meritato, in quanto sia la trama che i personaggi avvincono dalla prima all'ultima pagina.
Il romanzo è imperniato sugli avvenimenti riguardanti la 1° guerra Mondiale ed è ambientato in un paesino sulle rive del Piave, a far da protagonisti sono i componenti di una famiglia veneta proprietari di una tenuta che verrà confiscata dalle truppe austro-ungariche. L'autore parte proprio dalla sensazione di esser ospiti in casa propria e da qui costruisce un bel libro infarcito di ogni gamma di emozioni, ci sono pagine in cui si descrivono gli orrori della guerra in modo brutale, così come ci sono momenti in cui il libro è pregno di sensualità e anche di arguzia e di frasi intelligenti e ad effetto. L'io narrante è un diciasettenne, Paolo, che avendo perso prematuramente i genitori si trova a vivere in casa dei nonni e saranno proprio gli anziani tutori di Paolo ad avere un ruolo fondamentale sia nella trama che nelle descrizioni e digressioni del narratore. Quello che mi ha più colpito di tutta la narrazione è la caratterizzazione dei personaggi e soprattuto le frasi e i comportamenti ben delineati di ognuno di loro. Chi leggerà questo libro sicuramente, a mio parere, sarà colpito dall'ateismo(veramente si faceva passare x buddista) del nonno Guglielmo, così come dalla praticità e dalla schiettezza di nonna Nancy. Un buon uso del dialetto fa sì che i dialoghi e le ambientazoni siano quasi visibili e i personaggi più che veritieri.Non tutti i bastardi sono...
lo scrittore con questo titolo lancia un ammonimento:
quando scoppia una guerra il male non deve essere percepito come proveniente da una sola fazione, ma bisognerebbe fare un'analisi sia esteriore che interiore più approfondita, il finale del libro ne è il classico esempio...
Bello
Saluti