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Il cimitero di Praga
 
Il cimitero di Praga 2011-05-05 15:44:51 cesare giardini
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    05 Mag, 2011
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Un romanzo per erudiri

Un feuilleton ottocentesco, che intriga e spaventa, ricco di colpi di scena, con riferimenti storici e personaggi realmente esistiti : ecco il nuovo romanzo di Umberto Eco, che non tutti i lettori porteranno a termine, spaventati ( o annoiati) da una trama sconnessa e saltellante tra fogli di diario, interventi del Narratore e numerosi flash back che disorientano non poco e mettono a durissima prova i consueti divoratori di romanzoni e romanzacci. L’epoca è quella tra Ottocento e Novecento, la storia tira in ballo Garibaldi e la sua impresa, le mene politiche della Francia e di Cavour, i massoni e i loro riti esoterici, i servizi segreti piemontesi e russi nonché ( e ci mancavano) riti satanici di sette segrete e feroci filippiche contro i giudei, colpevoli di ogni nefandezza vera o presunta. Il protagonista (unica figura di fantasia) è il capitano Simonini, spregiudicato falsario al servizio di tutti, pronto ad ogni nequizia e privo di ogni scrupolo, avido di denaro e protagonista di delitti efferati, assertore machiavellico che il fine giustifica sempre qualsiasi mezzo. Il lettore erudito e paziente non si deve scoraggiare : alla fine troverà il romanzo affascinante e scoprirà che il personaggio in questione (accidenti, ci sarà pure una giustizia…) finirà le sue malvagie (e maldestre) imprese in modo imprevisto. Da ricordare (e ritagliare conservando il brano nel quaderno delle cose da non dimenticare) le seguenti osservazioni dell’Autore : “qualcuno ha detto che il patriottismo é l’ultimo rifugio delle canaglie, chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera e i bastardi si richiamano sempre alla purezza della loro razza. L’identità nazionale è l’ultima risorsa dei diseredati, il senso dell’identità si fonda sull’odio per chi non è identico. Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria…”. Meditate, gente !

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I romanzi di Umberto Eco
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Commenti

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Che recensione! Tanto di cappello!
lo metto in lista grazie a lei, mr. Giardini!
Grazie!
Mi è piaciuto di più leggere la tua recensione piuttosto che il libro...
I più sinceri complimenti!

06 Mag, 2011
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Secondo me hai compreso in pieno i contenuti dell'opera,e ne hai estratto in maniera esemplare il succo,complimentoni.
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