Dettagli Recensione
Commento
Siamo all'ultima, per il momento, avventura che vede coinvolti Mondino e Gerardo.
La scena si sposta su di un'altra grande città italiana, Venezia negli anni del Doge.
Forse ne parlo già con una certa malinconia ma la saga descritta attraverso i racconti di Colitto mi ha creato un vuoto...un vuoto che al momento mi porta a sperare ardentemente in un quarto libro che racconti gli sviluppi delle vite dei nostri protagonisti.
E' superfluo dire che la trama,a differenza dei due precedenti libri è ancora più scorrevole ed accattivante. Le vite dei personaggi si arricchiscono di nuove sfaccettature che li rendono meno eroi ma sicuramente più umani e veraci.
Pensate che i primi 3/4 dell'opera sono stati letteralmente divorati a causa del ritmo incalzante e l'ultimo quarto lascia senza fiato il lettore, con colpi di scena a ripetizione, il quale non può che rattristirsi sapendo che al momento non c'è un sequel. Si, alla fine dell'opera si accende una malinconia enorme perchè non si smetterebbe mai di leggere le avventure di Mondino, Gerardo, Adia e tutti gli altri coprotagonisti del libro.
La trama è un groviglio di passioni ed intrighi politici, amori e gelosie, gesti di grande umiltà che si intervallano alla brama di potere, senza dimenticare uno sfondo di segreti templari, il tutto sapientemente condito in salsa thriller, come potrebbero rimanerne fuori i protagonisti?!
Apprezzata anche la scelta di far parlare alcuni personaggi in dialetto veneziano, grazie al quale gli stessi sembrano materializzarsi ai nostri occhi.
Dei tre libri sicuramente il più piacevole.
Colitto è un appello: non lasciarci con l'amaro in bocca, attendo il quarto libro sulla saga di Mondino de Liuzzi e Gerardo.
Buona lettura a tutti.
Syd