Dettagli Recensione
Gradevole.
De Luca mi stupisce spesso per la semplicità che utilizza nel trattare il Sacro. Devo dire che questo libro, come tanti dei suoi, si presenta con grande duttilità e dinamicità. Lo si può leggere in un'ora o in un anno, sta al lettore la scelta.
C'è un piccolo errore di trascrizione dall'ebraico antico alla sua interpretazione, ma ci sta.
Anzi, è proprio l'autodidattismo a rendere questo grande scrittore napoletano particolarmente accattivante.
La visione di Mosè è di quelle tradizionali della schematica umoristica.Diverso il timbro fascinoso e solenne nel descrivere l'Indescrivibile.
Ho molto apprezzato questo narrato fluente perché, a ragion veduta, credo che questo sarà il libro più importante nella produzione di De Luca.
Il suo approccio al misticismo è stato graduale, come quello dei saggi.
E' partito da una visione particolare, ma è arrivato a tentare l'universale.
Questo gli va riconosciuto.
Il problema è uno solo.
Poco hanno sete dell'Onnipotente.
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Mi sembra uno scrittore molto schietto...semplice e gran conoscitore dell'animo...
Mi permetto di postare qui un piccolo brano tratto da un altro suo libro...ma che trovo in qualche modo pertinente alla tua recensione:
La gente nostra manco sapeva che esistevano gli ebrei, un popolo dell'antichità. Ma quando si è trattato di guadagnare qualcosa allora tutti sapevano chi era ebreo. Se mettevano una taglia sui fenici da noi erano capaci di trovarli, pure di seconda mano.
Da "il giorno prima della felicità"