Dettagli Recensione
Romanzo storico...di formazione.
Ammetto di aver pensato di mollarlo a pagina 102, forse ne parlai anche con l'amico Marcello...poi però sono stato felicemente conquistato, avvinto, "raggirato" da uno stile veramente maturo, davvero meraviglioso.
Ho letto tutti i romanzi del grande medievista Barbero, ma in nessuno di essi avevo riscontrato tanta sublime brillantezza.
E' un racconto di formazione, un "Salinger adulto" mosso fra le coltri della Storia più importante della Repubblica, quello che sto recensendo.
Michele il ricercato,il condannato, il perseguitato dal Sant'Uffizio deve lasciare "Vinegia" e la moglie per restare vivo, per non soccombere ad una falsa accusa.
E fino all'ultima onda, ve l'assicuro,vi farà correre i mari con lui stringendo al cuore le sue stesse paure, le sue precipue ambizioni.
Approderà al Bosforo, in fine, a Bisanzio che è già Istanbul fin dal 1453...(che si pronunci con l'accento sulla "a"...perché in turco significa "gran postribolo"). Qui Michele si troverà a contatto con un mondo che,alla fine del secolo XVI, è tutto da scoprire.
Un mondo a parte,un mondo di bassezze e di cultura dove nessuno,mai, gli dirà dalle sue critiche che "sputa nel piatto in cui mangia".
Un emisfero a parte da leggere sulla cresta di ogni onda, di ogni pagina che vi sigillerà in poltrona.
Che bello leggere della Repubblica senza sapersi straniero!
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