Dettagli Recensione
Il colore della Risiera.
Viene rieditato questo magnifico libro autobiografico della signora Ascoli e il cuore mi si stringe nel suo peso.
Appena arrivato in Italia avevo preso residenza in Trieste, e il ricordo di quella meravigliosa città non mi ha mai abbandonato.
Ero stato accompagnato in Risiera: una struttura architettonica che il mio amico Van Straten compagno di stanza mi aveva riferito essere "il luogo grigio" di Trieste.
La visitai e capii tante cose.
Soprattutto il colore, il grigio.
E' questo che la signora Ascoli ci testimonia, la morte ha un suo colore.
E come per il mio connazionale Aprea era il bianco, per gli ebrei è stato il grigio.
S. Sabba, per i triestin solo S. Saba...
La descrive bene, molto bene l'autrice prima del salto che si presume terminale : Auschwitz, la Notte.
Ne tornerà cambiata, come tutti.
Anche se gli ultimi vivi di quell'inferno si ostinano ad uccidermi sempre con le stesse parole: non sono mai tornati...tutti.
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Commenti
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Non parli molto del libro, parli della tua esperienza che a me personalmente non interessa.
Non l'ho fatto perchè sei tu, non mi abbasso a queste cose.
Se dovessi appellarmi a tutti i 'no' che ho ricevuto, allora non concluderei mai nulla.
Sì, è ancora visitabile.
Io la visitai un po' di anni fa.
Se hai piccoli, dammi retta,non portarli...
E' parecchio sinistra la Risiera...come tutti i lager...anche adesso.
ciao,Jan
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A questo punto meglio così...