Dettagli Recensione
L'anima della storia
E’ vero,non siamo sui livelli de “Il Nome della Rosa”,è vero anche che la lettura di Eco può risultare a tratti tediosa,complessa,non per tutti,è vero anche però che con questo suo “Il cimitero di Praga”,il nostro eminente Umberto,alla soglia delle ottanta primavere,ha saputo mettersi in gioco,e con uno stile dissacrante,ironico,critico narra l’ottocento,il secolo dell’unità d’Italia,della massoneria,della Nascita del comunismo,della nobiltà decadente,del clero agonizzante,delle nuove scoperte,dell’antisemitismo e delle guerre. Un bel viaggio quindi in tutto il IXX sec,in cui nella vicenda compaiono,in modo più o meno significativo tutti i suoi protagonisti,da Garibaldi,Nievo,Dumas,Freud,Hugo, Cavour,Proust,Leone XIII,ecc. di alcuni dei quali l’autore svela particolari meno noti e intimi. Ma è il protagonista Simonini il vero capolavoro dell’autore,personaggio geniale,perfido,opportunista,che da corpo e forma a quelle forze oscure e celate,unico personaggio di fantasia (ma non troppo),che non compaiono sui libri di storia,ma probabilmente l’hanno anche inconsapevolmente forgiata come i personaggi poc’anzi menzionati,e non con spirito eroico o altruista alla ricerca del bene comune,ma con l’unico scopo di arricchirsi e saziare la propria ingordigia. Fa riflettere l’attualità della situazione come dice Eco,il protagonista è ancora vivo,magari non si chiama Simonini ,magari ha il nome di una compagnia petrolifera,magari è un produttore di armamenti,però ancora determina la sorte di milioni di persone in nome del proprio tornaconto e cupidigia. Da leggere con pazienza.