Dettagli Recensione
Epico.
Comincio con una citazione che mi è rimasta impressa:"I personaggi di Manfredi sono fatti di cartapesta e si muovono su scenari di cartone",se come me avete letto quasi tutto di Manfredi,confrontato con altri autori del genere,tipo non so,un Cervo,una Pomilio,un Forte,o un R.Harris,ecc.,non potete non condividere questa affermazione.Di Manfredi mi mancava la trilogia di Alexandros,perchè come sempre accade nelle saghe letterarie non si sa mai quel'è il primo e quale l'ultimo,e quasi tutte le librerie non sono mai provviste di tutti i volumi,e poi dopo aver letto "Chimaria"o"Palladion",delle vere nefandezze,avevo perso interesse per questo autore.Manfredi ancora prima di scrittore è archeologo,e quindi è provvisto di una gran quantità di nozioni storiche raccolte anche sul campo,che a molti altri scrittori del genere difettano,tanti suoi libri sono dei trattati formato romanzo,ricchi di dati e aneddoti comprovati,ma poveri di stile e pathos,e sopratutto poco emozionanti.Bene detto ciò,"Alexandros"per me è stata una piacevolissima sorpresa,se era facile strutturare un romanzo su una vicenda già estremamente epica e straordinaria come la vita di Alessandro Magno,difficile era,e l'autore ci è riuscito in maniera esemplare,delineare i personaggi,dare la forma,intingerli d'emozioni,distinguerli nettamente fra loro,renderli umani e pertinenti,Alessandro in Primis,eroe romantico e cavalleresco.Emozione e coinvolgimento allo stato puro(ho pianto per la vicenda di Peritas,il cane del re!),ho sussultato per le vittorie,mi sono demoralizzato nelle sconfitte,mi sono amareggiato per il finale,scusatemi,ma è la storia.