Dettagli Recensione
Il vecchio piemontese.
La forza di questo bellissimo romanzo di Eco ha un nome : ironia.
L'ironia diventa stile autorevole quando viene diretta contro se stessi.
E' questo, in poche parole, il grande rapporto di Umerto Eco con il suo lavoro.
In un "utile idiota" come Simone Simonini rivivono, in una ridda di fantastiche e picaresche azioni, le fonti di tutti i mali del secolo a venire.
Mali reali e mali immaginari.
Geniale la figura del notaio, o capitano, falsario: l'autore alessandrino ha prediletto il vecchio pregiudizio sulla falsità piemontese per costruirvi l'ara pagana di tutte le bassezze.
La passione sfrenata per il cibo, la cupidigia, il tradimento, la giudeofobia (che è diversa dall'antisemitismo), il complottismo e, buon ultimo, il cospirazionismo.
Amici, questo libro è molto bello.
In un'era così dolorosa e critica, finalmente una voce squillante contro tutti coloro che si riempiono la bocca di : Illuminati, Massoneria, Martinismo e Lotta per la conquista del Mondo.
Talvolta, e qui Eco lascia il segno, il miraggio di una falsità lascia il segno.
L'ultimo uomo del mondo, in cambio di pochi denari, costruisce a tavolino la favola più sfruttata dalla polizia zarista.
"I Protocolli dei Savi di Sion".
Un falso che purtroppo mieterà molti milioni di vittime.
Ma Simone Simonini è ancora vivo...ve lo assicuro.
E forse a muovere i fili della nostra società è proprio lui.
O meglio, un suo sinonimo: l'Ignoranza.
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Commenti
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Io ti leggo sempre nelle tue recensioni.
E sei bravo.
Quel libro è per te.
Fidati.
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