Dettagli Recensione
Mai più...
Non conoscevo Marcello Foa, non avevo mai letto nulla di lui.
Ora lo conosco e me ne terrò ben lontano.
"Il ragazzo del lago", che gode anche di un sito internet tutto suo, è un agglomerato di evidenti luoghi comuni, paradossali invenzioni e concitate forzature storiche.
La Piemme non mi ha mai colpito nelle sue produzioni, ma stavolta ha toccato il fondo.
Il ragazzo del lago ha una madre ed un padre che sembrano usciti da una pessima imitazione di Renzo e Lucia; poverissimo, diventa nella Berlino nazista maitre d'hotel entrando ed uscendo a piacimento dal bunker di Hitler; grazie alla sua avvenenza, ve lo giuro, diventa il mantenuto di una delle più nobili famiglie germaniche; poi se ne pente e torna in Italia dove ovviamente fa in tempo a diventare durante il servizio militare amico del generale; dopo l'8 settembre '43 Alain Delon in versione donghese riesce a combattere nella resistenza senza muoversi da casa e, facendo invaghire di lui una donna ss :ciuccio:, subisce un interrogatorio feroce dei repubblichini senza, naturalmente, parlare; salva la vita ad alcuni dei gerarchi fucilati a Dongo e riesce persino a compiangere il povero Mussolini...
Ora questo ex ragazzo del lago vive di ricordi all'età di 879 anni circondato dalla sua argenteria...
Ecco, ma questa gente, magari in silenzio e di nascosto...non prova qualche volta un po' di vergogna per aver scritto tante bestialità?
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Commenti
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Comunque sul sito internet trovi anche lui...la sua foto...insomma, l'evidenza della bugia...
Un saluto affettuoso.
Gineisa
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Complimenti.
Gineisa