Dettagli Recensione
dalle stalle alle stelle,e ritorno
Il romanzo racconta,dalla bocca del protagonista,la vita di un dotto di Cividale,figlio di un mercante siriano stabilitosi in Friuli per commercio,in piena dominazione longobarda.L'eroe dopo una prima gioventù sesso,droga,e rock'n'roll,si ritrova a raschiare il fondo del barile,e quindi non gli resta che risalire,e da qui inizia l'iperbole.Lo stile è volutamente arcaico,probabilmente l'autore cerca così di immergerci di più nell'epoca,anche se certi passaggi risultano pesantucci e noiosi,la storia è straordinaria,viaggia parallelamente alla vita del re Longobardo Rotari essendone il protagonista amico e consigliere,quindi la trama e costruita su basi storiche reali,anche se il protagonista ogni tanto "scappa",si reca a Ravenna,Bisanzio,Roma,Antiochia,regalandoci un affresco dell'epoca ricco e irripetibile.Per dover di cronaca non mancano le scene cruente,le descrizioni dettagliatissime(che schifo!)dei sintomi delle malattie,gli intrighi le passioni,le storie d'amore e d'amicizia.Bel Romanzo,bella la parabola del protagonista-narratore,forse un pò sbrigativo,ma consigliato.
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Commenti
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Io comunque come prima lettura di Salvador vi consiglierei "La palude degli eroi"meno cruento,meno ricco di affreschi,ma molto più coinvolgente,più emozionante.Non mi vergogno a dirlo,ma io alla fine ho pianto,sigh...e quando piango io.....
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Lo inserisco nella mia wishlist.